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WALL STREET AVANZA E SI PREPARA PER LA FED

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Dopo il debole avvio, originato da un deludente dato macroeconomico, i listini azionari statunitensi hanno ripreso quota chiudendo la seduta in buon rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.68% a 13428, l’S&P500 lo 0.91% a 1506, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.21% a 2605.

Il trading sulla borsa americana continua comunque a mostrare un’elevata volatilita’ e un forte nervosismo. La Federal Reserve ha gia’ iniziato la riunione sui tassi d’interesse la cui decisione verra’ resa nota nella giornata di giovedi’. Sebbene sia ampiamente attesa una conferma dell’attuale livello del costo del denaro (5.25%), sara’ interessante valutare l’atteggiamento dei membri del Fomc dopo gli ultimi dati sulla congiuntura Usa che hanno confermato la preoccupante situazione del comparto delle case, e lo scoppio della crisi dell’industria del credito. Intanto i futures sui fed funds segnalano un taglio dei tassi entro la fine dell’anno.

Ad innescate le forti vendite in avvio di seduta era stato il brutto dato macro che ha evidenziato un calo superiore alle attese (il primo da gennaio) degli ordini di beni durevoli. L’indicatore ha registrato una flessione del 2.8% attestandosi al di sotto del consensus del mercato pari a -1%. Esclusa la componente dei trasporti il calo e’ stato dell’1%, in controtendenza con le attese che erano per un progresso dello 0.2%.

A sollevare alcune preoccupazioni in avvio era stato anche il recupero dello yen. La moneta giapponese si e’ apprezzata sia nei confronti dell’euro che del dollaro, causando la chiusura di diverse posizione di carry trade (operazione consistente nel prestito di yen nel caso specifico seguito dall’investimento in assett a maggior rendimento). Il fatto potrebbe incidere che potrebbe limitazione della liquidita’ che ha permesso ai listini di salire ai recenti massimi nell’ultimo periodo. Il brusco sell-off dello scorso febbraio ebbe inizio proprio da questo tipo di preoccupazioni.

Sul fronte societario, a sostenere i titoli hi-tech e’ stata la buona trimestrale del gigante software Oracle ([[ORCL]]). Positivo anche il bilancio fiscale diffuso dal colosso di articoli sportivi Nike ([[NKE]]).

Forti pressioni di vendita invece sul titolo della societa’ biotech Nuvelo ([[NUVO]]) in seguito alla chiusura del rapporto di collaborazione con la tedesca Bayer ([[BAY]]).

Tra le notizie di M&A, prosegue la vicenda tra News Corp ([[NWC]]) e il gruppo editoriale Dow Jones ([[DJ]]). Dopo aver raggiunto un accordo sull’indipendenza del quotidiano “The Wall Street Journal”, Rupert Murdoch ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di incrementare il valore dell’offerta ($5 miliardi): una risposta definitiva per la chiusura delle trattative e’ attesa nelle prossime 2-3 settimane dalla famiglia Bancroft, attuale azionista di maggioranza dell’azienda.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico, il petrolio ha quasi azzerato le perdite della seduta precedente spinto dal calo inaspettato delle scorte di benzina e prodotti distillati. I futures con consegna agosto hanno chiuso in progresso di $1.20 a $68.97 al barile.

Sul valutario, euro in lieve flessione rispetto dollaro: nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3443. Poco variato l’oro. I futures con consegna agosto hanno chiuso con una perdita di appena 50 centesimi a $644.80 all’oncia. In recupero infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 5.07% dal 5.101% di martedi’.