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WALL STREET AVANZA, BENE I DATI MACRO, DOLLARO AI MINIMI DI 15 MESI

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Il calo delle nuove richieste di sussidio e l’incremento dei prezzi delle case hanno ridato fiducia agli investitori sulla ripresa economica. Il rialzo giornaliero e’ stato comunque contenuto per via dei bassi volumi di scambio in vista della festivita’ di Thanksgiving. Wall Street restera’ chiusa giovedi’, la seduta si concludera’ in anticipo venerdi’. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.29% a 10464, l’S&P500 lo 0.45% a 1110, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.32% a 2176. L’euro ha superato quota 1.51 mentre il greenback continua a perdere valore e ha toccato il minimo di 15 mesi.

Il Chicago Board Options Exchange Volatility Index, cioe’ l’indicatore conosciuto in borsa come VIX che monitora la volatilita’ a Wall Street in base ai prezzi delle opzioni, e’ calato a 20.42 (-0.24%) ai minimi di 15 mesi, un livello che non si vedeva dall’agosto 2008. “Nessuno si aspetta grandi volumi o forti oscillazioni questa settimana” spiega un trader. Giovedi’ 26 i mercati finanziari degli Stati Uniti sono chiusi per la festivita’ di Thanksgiving e venerdi’ 27 l’apertura sara’ per mezza giornata con molti broker in vacanza.

Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese per la prima volta in 54 settimane sotto quota 500.000 unita’, sui minimi da settembre 2008, mentre il rialzo superiore alle attese delle vendite di case nuove e del reddito personale, unito all’indice della fiducia dei consumatori, hanno alimentato l’ottimismo circa un rafforzamento dell’economia. Hanno deluso invece gli ordini di beni durevoli, scivolati inaspettatamente in ottobre. Tuttavia il calo e’ stato controbilanciato da una revisione al rialzo del mese precedente, al 2%.

Ad alimentare gli acquisti iniziali sulla borsa di New York erano stati comunque gli ultimi verbali della Federal Reserve, che ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita economica americana per il 2010 in un range compreso tra il 2.5% e il 3.5%, dal 2.1-3.3% precedente, segnalando allo stesso tempo che continuera’ a tollerare il dollaro debole.

La valuta americana ha continuato pertanto a cedere terreno, scivolando sui minimi di 14 mesi nei confronti dello yen giapponese, e sotto quota 1.51 nei confronti dell’euro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra il greenback e la valuta europea e’ pari a 1.5143.

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Tra le singole prove, all’interno del Dow Jones i maggiori guadagni sono stati messi a segno da Boeing, Du Pont e Walt Disney, mentre Bank of America e Kraft sono rimaste schiacciate nei bassifondi del listino delle blue chip.

In ambito di trimestrali, buona la reazione di Tiffany agli ultimi risultati fiscali, con gli utili che hanno battuto le attese degli analisti. La societa’ ha anche rivisto al rialzo i profitti per l’intero anno 2009, in vista dello shopping natalizio.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna gennaio hanno guadagnato $1.94 a $77.96 al barile. In forte rialzo l’oro: i futures con scadenza dicembre sono avanzati di $20.60 a $1188.00 l’oncia. In progresso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.2790% dal 3.3170% di martedi’.