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WALL STREET AVANZA, ASPETTANDO LA FED

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Azionario Usa in buon rialzo a meta’ giornata, mentre cresce l’attesa per la decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Piu’ che sull’azione di politica monetaria in se’ (con i tassi gia’ pressocche’ nulli), gli operatori porranno grande attenzione sul documento ufficiale che accompagnera’ la decisione per valutare l’eventuale utilizzo di metodi non convenzionali da parte dei governatori per combattere la crisi.

Il FOMC, il braccio operativo della Federal Reserve, si e’ gia’ riunito ieri per la decisione sui tassi d’interesse. Per alcuni analisti, “il compito chiave della Banca Centrale sara’ quello di convincere i mercati del fatto che e’ ancora in grado di supportare l’economia, anche con tassi d’interesse nulli”. La decisione sara’ comunicata alle 20:15 ora italiana.

A fare da volano agli acquisti fin dalla mattinata sono state le voci, iniziate a circolare nell’after hour di ieri, sulla creazione di una “bad bank” voluta dall’amministrazione Obama, mirata all’acquisto degli asset tossici e non liquidi delle banche in difficolta’. Stando a quanto riportato da Bloomberg, sara’ la Federal Deposit Insurance a gestire il piano.

Immediata la risposta del comparto finanziario, in buon rally con Citigroup schizzato +20%, Bank of America che avanza del 14.90%, JP Morgan +7.23%, Morgan Stanley +8%, Goldman Sachs +5.29%; avanza anche Wells Fargo di oltre il 20% nonostante abbia riportato una perdita di 79 centesimi per azione nell’ultimo trimestre. Risposta positiva anche da parte delle societa’ finanziarie europee: Lloyds Banking Group ha effettuato una corsa del 40%, Deutsche Bank +13.6%, BNP Paribas +11.9%.

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Tra le grosse aziende che hanno diffuso i risultati trimestrali in mattinata, ha fatto meglio delle attese la societa’ energetica ConocoPhillips; hanno deluso invece il colosso aerospaziale Boeing e il gigante telecom AT&T. Si spinge al rialzo (+7.23%) il gruppo media online Yahoo!, forte dei risultati migliori delle attese diffusi nella tarda serata di ieri.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in ribasso il petrolio. I futures con consegna marzo vengono scambiati a $41.02 al barile, per un ribasso di 56 centesimi. Sul valutario, allunga l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3269. In calo l’oro a $895.50 l’oncia (-$4.00). In ribasso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.5630%.