Chiudono le scuole, tra poco comincera’ l’estate, e il mercato azionario scende. Riconoscete questo scenario?
Se rispondete si’, anche in base a cio’ che e’ accaduto in borsa (e soprattutto a Wall Street) dal 1 maggio in poi, c’e’ qualche rischio che nei prossimi mesi estivi il copione non lascia molte speranze ad un rialzo dei prezzi azionari.
Per quale motivo? Perche’ in base a dati statistici elaborati da Investors Intelligence e ottenuti da Wall Street Italia negli ultimi 51 anni il periodo compreso nei sei mesi che vanno dal 1. maggio al 31 ottobre di ciascun anno ha offerto risultati assai fiacchi per gli investitori.
Un investimento di $10.000 effettuato nel semestre maggio-ottobre avrebbe avuto un ritorno di di appena $11.743, mentre la stessa cifra investita nel periodo dal 1. novembre al 30 aprile di ciascuno degli ultimi 51 anni avrebbe avuto invece un ritorno ben diverso: $425.890.
La domanda e’: i prossimi mesi, diciamo da meta’ giugno a fine ottobre, riserveranno per il mercato azionario americano le stesse deboli performance del passato?
Christopher Johnson, di Schaeffer’s Investment Research, dice: ”Un’occhiata a qualcuno dei nostri indicatori del sentiment fa prevedere che le condizioni di breve termine relative agli indici della borsa continueranno a mostrare segni di debolezza”.
Attenzione pero’, prima di fare affidamento per le strategie di investimento alle sole posizioni short: il Nasdaq ha gia’ perso dall’inizio dell’anno circa il 26%, un ribasso che non ha uguali, se esaminato per un periodo di tempo molto ampio (anche se il Nasdaq 50 anni fa non esisteva).
Insomma, essendo nel 2002 la borsa americana gia’ scesa abbastanza, non e’ detto che la regola statistica trovi un’ ulteriore conferma.