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WALL STREET ARRETRA SULLE PAROLE DI GREENSPAN

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I mercati americani aumentano le perdite sulle parole del presidente della Federal Reserve Alan Greenspan che “vede pochi segnali di vigore” nella spesa delle aziende.

Le dichiarazioni di Greenspan vanno quindi a confermare il quadro emerso dall’ultimo sondaggio Business Roundtable realizzato su 150 amministratori delegati americani, dal quale emerge che le societa’ non sono ancora pronte ad aumentare la spesa per le infrastrutture e a porre un freno ai licenziamenti.

A pesare sui mercati anche la notizia, giunta dal canale televisivo Fox che a Washinghton un uomo fornito di esplosivo avrebbe avanzato alcune minacce al presidente degli Stati Uniti George W. Bush e sarebbe attualmente sotto la custodia delle autorita’.

Contribuiscono al nervosismo sui mercati, la chiusura del Nikkei al nuovo minimo degli ultimi 19 anni e la debolezza delle borse europee.

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Il n.1 della Fed, parlando davanti alla Commissione economica del Congresso ha dichiarato inoltre che il recente taglio aggressivo ai tassi d’interesse “dovrebbe rivelarsi positivo”.
Sebbene l’economia sia in una fase di stallo, “non sta comunque accelerando al ribasso” ha rassicurato il capo della banca centrale.

Nel suo intervento la massima autorita’ in temrini di politica monetaria Usa non ha comunque detto niente di nuovo rispetto a quanto dichiarato nei giorni scorsi da altri governatori della Fed. Il n.1 della Fed ha ribadito la forza del settore immobiliare e i guadagni della produttivita’. Relativamente all’aggressivo taglio dei tassi della scorsa settimana Greenspan ha citato letteralmente il documento ufficiale del FOMC rilasciato il 6 novembre e non ha dato alcuna indicazioni su eventuali mosse future della Fed.

Sul fronte dei titoli, a pesare sui mercati, sono di nuovo gli scandali societari: le indagini sui conflitti d’interesse di Citigroup (C – Nyse), le indagini del governo sui conti del colosso farmaceutico Schering-Plough (SGP – Nyse) e le notizie sul colosso Northrop (NOC – Nyse) nel mirino della Sec per un accordo di fusione fallito con la rivale Lockeed Martin (LMT – Nyse).

“L’etica della Corporate America viene messa alla prova ogni giorno – ha dichiarato Nathaniel Paull, gestore di fondi per New Amsterdam Partners, citato da Bloomberg.com – credo sara’ difficile per mercato mettere a segno buoni rialzi nei prossimi due mesi finche’ le nuvole la situazione non sara’ piu’ chiara”.

Diverse poi le bocciature delle banche d’affari e le indicazioni sconfortanti sul fronte dei profitti.

Segnaliamo in particolare, il pessimismo del colosso tedesco delle comunicazioni Siemes (SI – Nyse) su una ripresa delle attivita’ nel 2003, la nota negativa di Credit Suisse First Boston sulle fibre ottiche (FOP), la sforbiciate delle stime sugli utili di SBC Comminications (SBC – Nyse) arrivata UBS Warburg, il downgrade di Goldman Sachs sulla societa’ di distribuzione Sears (S – Nyse), il downgrade di Micron (MU – Nyse) da parte di Salomon.

I risultati misti per i profitti delle societa’ di retail non portano grande sollievo. Il colosso della distribuzione e blue chip del Dow Jones Wal-Mart (WMT – Nyse) ma sul mercato circolano alcuni rumor secondo cui il gruppo avrebbe previsto per il quarto trimestre un utile per azione all’interno di un range compreso tra 53 centesimi e 55 centesimi – il Consensus attuale e’ di 55 centesimi. A toni chiaroscuri anche le indicazioni di Federated (FD – Nyse).

Sul fronte dei guadagni, segnaliamo invece IBM (IBM – Nyse), che sta per concludere un ghiotto contratto con JP Morgan, Corning (GLW – Nyse) che ha conquistato un upgrade sulla valutazione da Salomon Smith Barney e Network Appliance (NTAP – Nasdaq), che ha riportato utili in linea con le stime di mercato.

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