Società

WALL STREET ARRETRA, IN CALO HI-TECH E BANCHE

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A meta’ giornata i principali indici azionari americani si muovono in territorio negativo, in ribasso di circa 2 punti percentuali (controlla la performance in tempo reale). Particolarmente debole l’hi-tech dopo lo stop alle trattative di merger tra IBM e Sun Microsystems. A soffrire sono anche le banche che risentono del downgrade sul settore emesso dal broker Calyon Securities.

Gli operatori stanno cosi’ preferendo intascare parte dei recenti guadagni (l’azionario Usa esce da una serie di quattro settimane positive), in attesa degli ultimi numeri trimestrali con Alcoa che aprira’ domani la stagione degli utili. Piu’ importanti dei risultati saranno le stime sui prossimi mesi in cerca di nuovi segnali sulle prospettive economiche. “E’ necessario che le aziende comunichino che il peggio e’ alle spalle” commenta Nicholas Colas, chief market strategist di BNY ConvergEx. “Si tratta dell’aspetto piu’ critico ed e’ importante che si verifichi in piu’ settori.”

A livello societario, riflettori puntati sull’accordo IBM-Sun Microsystems che, stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, ha raggiunto una condizione di stallo in seguito alla respinta offerta da $7 miliardi da parte del produttore di software Java, che potrebbe essere gia’ alla ricerca di un altro acquisrente. Il titolo Sun Micro si muove in ribasso di oltre 20 punti percentuali, mentre IBM arretra -1.20%.

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Restando nel comparto hi-tech, si muove al ribasso Cisco Systems che risente del downgrade emesso dagli analisti di Goldman Sachs, da “Conviction Buy” a “Neutral”. Vendite sui titoli finanziari dopo che gli analisti di Calyon Securities hanno emesso un giudizio di “Underweight” sul comparto citando ulteriori perdite a livelli superiori a quelli della Grande Depressione. Bank of America, Citigroup e Morgan Stanley cedono piu’ del 3%, Wells Fargo arretra del 7%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in ribasso il greggio. I futures con consegna maggio arretrano di $2.04 a $50.47 al barile. Sul valutario, dietrofront dell’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3379. In ribasso l’oro a $871.80 l’oncia (-$25.50). In leggero progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.8980%.