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Wall Street arranca nel giorno della verita’

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A meta’ seduta gli indici di borsa Usa scambiano sotto la linea di parita’ con cali compresi tra lo 0.2 (Dow) e lo 0.5% (Nasdaq). Gli investitori preferiscono non prendere rischi in attesa di conoscere le prossime mosse della Fed. Le previsioni sull’impatto potenziale che la nuova tornata di quantitative easing avra’ sul mercato per il momento lascia indifferenti gli economisti.

Tutto cio’ all’indomani di una seduta che ha visto la borsa chiudere sui massimi del 26 aprile. Sul Dow pesano intanto i cali di Alcoa e DuPont. In denaro Cisco e Hewlett Packard. Richieste le azioni News Corp in attesa dei conti del colosso dei media. A livello settoriale, acquisti su materiali, beni al consumo discrezionale e energetici. La volatilita’ (indice Vix) e’ in rialzo dell’1.2%.

A favorire i titoli della societa’ di router e altri sistemi di rete (+1%) sono le notizie secondo cui Cisco ha creato un software che aiutera’ le aziende a trovare e rispondere ai clienti sui siti di social network come twitter e facebook.

Le case automobilistiche hanno archiviato il mese di ottobre con un bell’incremento delle vendite. Il brand core di GM ha registrato un progresso del 7.1%, sopra le attese, mentre Chrysler addirittura un +37% e Ford del 19%. Inoltre un analista della societa’ produttrice della Fiesta ha fatto sapere che le vendite complessive dovrebbero essere state pari a 12 milioni di vetture in ottobre: si tratterebbe di un nuovo massimo su mese nel 2010.

Sinora i trader non sono stati scossi piu’ di tanto dalle notizie positive giunte dal mercato del lavoro – lettura migliore degli ultimi 6 mesi nel settore privato – e dal fronte politico, con i Repubblicani che hanno conquistato la Camera alle elezioni di meta’ mandato. I Democratici sono riusciti a mantenere un vantaggio, seppur risicato, al Senato.

Prima ancora di conoscere l’ammontare del nuovo round di misure di allentamento monetario, il mercato ha ricevuto qualche dettaglio sull’andamento dell’economia, trovandosi a digerire un paio di dati macro confortanti. Gli ordini alle fabbriche di settembre e l’indice dei servizi ISM di ottobre sono entrambi cresciuti piu’ del previsto.

Dal mercato del lavoro arrivano notizie positive: le aziende hanno aggiunto 43 mila persone alla forza lavoro nel mese di ottobre, piu’ del previsto. Rivisto in meglio il dato di settembre (calo di 3 mila posti).

Le implicazioni del nuovo programma di quantitative easing avranno sicuramente un impatto sull’andamento del dollaro. Mentre gli economisti sono pessimisti sull’effetto che avra’ sulla crescita dell’economia, o meglio indifferenti. Il Dollar Index ha perso il 7.7% dall’inizio di settembre (-6.1% in settembre, -1.7% in ottobre). Nel frattempo l’S&P 500 ha guadagnato circa il 15%.

Alle elezioni di midterm i conservatori conquistano sei stati e la Camera. La sconfitta per il partito al governo era stata prevista nei sondaggi ed e’ in linea con quanto visto in passato al giro di boa del mandato presidenziale. In chiaroscuro la performance del Tea Party, che ha ottenuto due seggi importanti al Senato e una vittoria importante in Florida.

Per quanto riguarda i governatori i Democratici ne hanno persi 10, ma ne hanno conquistati di importanti come in California, dove non e’ passato il referendum per la legalizzazione della marijuana. Nella notte il presidente Obama ha chiamato il nuovo speaker della Camera, il Repubblicano John Boehner per congratularsi: prendera’ il posto di Nancy Pelosi.

Ora bisognera’ vedere come i Democratici risponderanno all’oceano rosso che si e’ formato sulla cartina del paese, dove per rosso si intende il colore con cui viene rappresentata la fazione degli elefanti Repubblicani; il blu e’ associato all’asino progressista Democratico.

All’interno della sfera societaria, gli utili di AOL sono piu’ che raddoppiati, mentre quelli di Time Warner sono scesi del 21% nel terzo trimestre. La compagnia di assicurazione Aetna ha riportato un profitto netto in progresso del 45%. L’agenzia erogatrice di mutui Freddie Mac ha annunciato di aver chiuso il trimestre luglio-settembre con una perdita di $4.1 miliardi.

I volumi sono per ora nella media (NYSE 360 milioni, Nasdaq 785 milioni di titoli passati di mano), con i titoli in rialzo che sono in numero minore rispetto a quelli in ribasso (1068/1789 sul NYSE, 963/1510 sul Nasdaq) e con i nuovi massimi che si confrontano con i nuovi minimi in rapporto di 176 a 6 sul NYSE e 124 a 24 sul Nasdaq.

Tra i settori, si distinguono in rialzo: Volatility-VXX +1.2%, Regional Banks-KRE +1.1%, 20+ yr Treasuries-TLT +1.0%; In ribasso: Silver-SLV -2.4%, Spain-EWP -2.4%, Metals and Mining-XME -2.3%, Copper Miners-COPX -2.3%, Sugar-SGG -2.2%, Natural Gas-UNG -2.0%, Silver Miners-SIL -2.0%, Gold Miners-GDX/J -1.7%, Coal-KOL -1.6%, Gold-GLD -1.6%.