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WALL STREET APRE SOSTENUTA SU PIL

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Apertura tutta in rialzo per i mercati USA. L’entusiasmo a Wall Street si e’ riacceso dopo la diffusione del dato relativo al prodotto interno degli Stati Uniti, salito nel primo trimestre del 2%, al di sopra delle attese.

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“Quello di oggi e’ un dato molto positivo – spiega Mickey Levy di Bank of America – soprattutto visto che le spese dei consumatori si sono mantenute in crescita sul mercato azionario”.

Levy sostiene che il PIl non rappresenta affatto la recessione.

Nonostante la sorpresa positiva nella crescita del PIL americano, gli analisti della banca d’affari Goldman Sachs rimangono convinti che ulteriori tagli dei tassi saranno approvati dalla Fed e si attendono un riduzione del costo del denaro fino a 50 punti base in occasione del meeting del 15 maggio prossimo.

Il dibattito questa mattina sembra infatti essersi spostato dagli utili aziendali alle prossime manovre della Federal Reserve in materia di politica monetaria.

La questione era ricomparsa giovedi’ dopo i commenti di Robert Parry, presidente della Federal Reserve di San Francisco e membro del Federal Open Market Committee (FOMC).

Parry, in un suo intervento presso la sede di Santa Barbara della University of California, ha detto che l’economia americana non si trova in fase di recessione, anche se potrebbe rallentare ulteriormente.

Pessimista sullo stato dell’economia e’ apparso invece questa mattina Wayne Angel, ex governatore della Fed e ora capo economista presso la banca d’affari Bear Sterns. Angel, in un’intervista concessa alla rete televisiva CNBC si e’ detto in favore di un nuovo taglio dei tassi di 200 punti base entro l’anno.

“Ci troviamo in un periodo di recessione – ha sostenuto l’economista – quello che dico da molto tempo ormai e’ che la banca centrale USA deve agire il prima possibile sui tassi d’interesse per poi poterli nuovamente alzare senza problemi inflazionistici”.