Apertura negativa degli indici Usa, depressi dai cali di Intel (INTC – Nasdaq) e di Kmart (KM – Nyse). La pubblicazione dei dati economici relativi all’ indice dei prezzi al consumo e alle scorte di magazzino non ha aiutato gli indici, essendo gli indicatori gia’ scontati dal mercato.
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L’indice dei prezzi al consumo ha registrato a dicembre un calo dello 0,2%, mentre il core rate e’ aumentato dello 0,1%, al di sotto delle stime degli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,4%. Le scorte di magazzino hanno subito un calo dell’1%.
La flessione dell’indice dei prezzi al consumo, se da un lato lascia spazio a nuovi tagli da parte della Federal Reserve, dall’altro mette in luce la deflazione in cui sta scivolando la congiuntura economica. E la deflazione a sua volta e’ collegata allo stato recessivo dell’economia.
Nel frattempo gli investitori guardano con preoccupazione alle previsioni relative alle vendite che sono state formulate dal colosso dei chp Intel. La societa’, che ieri ha comunicato utili superiori alle stime, ha deciso di tagliare del 25% la spesa in conto capitale, ritardando in questo modo la ripresa degli investimenti. La notizia potrebbe deprimere tutto il settore.
L’ondata ribassista e’ stata acuita dalla decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di delistare il titolo Kmart.
La giornata potrebbe rivelarsi negativa per i titoli finanziari, dopo le perdite di bilancio superiori alle stime registate dalla banca d’affari Jp Morgan (JPM -Nasdaq), che ha sorpreso gli investitori registrando perdite superiori alle aspettative risentendo dell’esposizione su Enron e sull’Argentina.
Prima delle contrattazioni sono stati pubblicati i risultati di AMR (AMR -Nyse) e della societa’ automobilistica General Motors (GM -Nyse)superiori alle aspettative.
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