Apertura in rosso per tutti gli indici di Wall Street, trascinati al ribasso dal settore high-tech.
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Male soprattutto il settore dei semiconduttori, quello delle fibre ottiche e telecomunicazioni.
Principale responsabile del forte calo e’ PMC-Sierra (PMCS – Nasdaq), produttore di chip e attrezzature per telecomunicazioni che questa mattina ha lanciato un profit warning relativo al primo trimestre.
Ma l’attenzione di Wall Street e’ tutta per quello che sta accadendo nel settore tecnologico allargato.
Nel settore delle fibre ottiche, JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq) ha previsto per il secondo trimestre un calo della crescita, causato dagli aggiustamenti d’inventario dei clienti e dall’incertezza della spesa capitale da parte degli operatori telefonici.
Male anche Ericsson (ERICY – Nasdaq). La societa’ svedese quotata anche al Nasdaq ha chiuso il 2000 con un risultato lontano dalle aspettative e ha rivisto le stime di crescita per il primo trimestre 2001.
Notizie negative anche per WorldCom (WCOM – Nasdaq). La seconda societa’telefonica su lunga distanza degli Stati Uniti sarebbe pronta, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, a tagliare di circa il 15% la forza lavoro, in seguito alla riduzione dei ricavi.
Non e’ riuscito a mitigare il pessimismo degli operatori il dato sugli ordini di beni durevoli, cresciuti in dicembre del 2,2%, contro un’aspettativa che li voleva in calo dell’1,5%.
Il fatto che la spesa degli americani in prodotti come automobili, computer o elettrodomestici continui a crescere, anche se meno che in novembre, poteva ridare un po’ di fiato ai mercati, dopo che ieri Alan Greenspan aveva previsto “crescita zero” per il primo trimestre del 2001.