Gli indici USA aprono in forte calo in seguito al balzo del prezzo del petrolio, dopo la notizia che l’Iraq ha sospeso le esportazioni per 30 giorni.
Dato il forte calo del future sull’indice Dow Jones nel pre-borsa, c’e’ la possibilita’ di una perdita di oltre 190 punti pochi muniti dopo l’apertura delle contrattazioni, con il conseguente blocco degli ordini automatici di compravendita.
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Sul mercato azionario:
– In un clima di tensioni nel medioriente, il settore dei titoli petroliferi e’ il principale beneficiario della congiuntura. Occhio quindi ai guadagni di: ExxonMobil (XOM – Nyse), Royal Dutch Petroleum (RD – Nyse), ChevronTexaco (CVX – Nyse).
– Sul Dow pesa particolarmente l’allarme sugli utili di IBM (IBM – Nyse), in calo nelle contrattazioni di preborsa di oltre il 10% dopo aver tagliato le stime sui risultati del primo trimestre, citando il rallentamento della domanda, soprattutto per la divisione relativa alla tecnologia OEM (original equipment manufacturing).
Sul mercato obbligazionario:
In un clima di forte incertezza politica ed economica, alcuni investitori istituzionali si cautelano sovrappesando gli investimenti nel settore obbligazionario, considerato ”piu’ sicuro” nei tempi di crisi. Secondo la societa’ di ricerca californiana Trim Tabs, infatti, i fondi di investimento azionari hanno perso la scorsa settimana circa $1,1 miliardi. Sul clima d’investimento nell’azionario pesa la situazione di liquidita’ delle aziende USA.
Panorama economico:
Domani potrebbe essere convocata una riunione straordinaria dell’Opec, il cartello che riunisce i maggiori paesi produttori di petrolio. Il cartello energetico ha pero’ confermato che non utilizzera’ il petrolio come arma di contrattazione nel Medioriente.
Infine, tra i numeri economici attesi per oggi:
16:00 Scorte di magazzino all’ingrosso in febbraio