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WALL STREET APRE IN ROSSO, PESANO I SUSSIDI

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Partenza in moderato ribasso per i listini azionari americani, dopo che il governo ha reso noto che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono inaspettamente salite nell’ultima settimana e un giorno dopo che i commenti della Federal Reserve non sono riusciti ad allontanare i timori circa la ripresa economica.

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A deprimere il morale degli investitori sono state le cifre relative al mercato del lavoro, che hanno mostrato un aumento delle richieste di sussidio di disoccupazione nell’ultima settimana, a 627 mila unita’. Le richieste di sussidio rimangono su livelli molto lontani da quelli che ci si dovrebbe aspettare da un’economia in salute. Un anno fa erano quasi la meta’: 392 mila.

In seguito alla pubblicazione dei dati, diverse blue chip, tra cui ConocoPhillips e Bank of America, hanno preso la strada dei ribassi. La banca, la maggiore degli Stati Uniti per numero di asset, ha appena completato l’operazione di swap di azioni privilegiate in cambio di 200 milioni di titoli comuni, fissando un prezzo di $12.7048, in una transazione studiata per incrementare le proprie finanze di oltre $2.5 miliardi.

Nel frattempo il dato finale sul Pil del primo trimestre ha ricordato agli investitori che l’economia Usa viene dai due peggiori trimestri degli ultimi 60 anni, con le aziende che hanno ridotto gli investimenti al ritmo piu’ sostenuto dai tempi della Grande Depressione. Tuttavia il dato finale fornito dal Dipartimento del Commercio Usa, pari a una contrazione del 5.5%, e’ risultato migliore sia delle attese che della versione precedente.

Ieri gli indici azionari, fatta eccezione per il paniere industriale, hanno chiuso in rialzo, grazie alla trimestrale migliore del previsto di Oracle, secondo maggiore produttore di software al mondo e dopo che i dati sugli ordini di beni durevoli in maggio si sono rivelati decisamente migliori del previsto. L’S&P 500 ha guadagnato 6 punti e il Nasdaq 27, mentre l’indice delle blue chip Dow Jones ha lasciato sul campo 23 punti.

Ma quest’oggi le notizie giunte in ambito societario nel complesso non si puo’ dire che siano state incoraggianti. Nike scivola di oltre il 3% in avvio dopo che il gigante dell’abbigliamento sportivo ha registrato un calo degli utili del 30% nel quarto trimestre fiscale, annunciando al contempo che la domanda e’ in calo del 12%. Il costruttore di case Lennar ha chiuso il trimestre in rosso di $125.2 milioni, ossia 76 centesimi per azione, una perdita piu’ pesante del previsto. Ciononostante i titoli scambiano in territorio positivo (+5%). Pesante anche ConAgra Foods, dopo che la societa’ alimentare ha riportato conti comunque sostanzialmente in linea con le stime di Wall Street.

L’attenzione degli operatori si concentrera’ anche quest’oggi sul settore finanziario, dopo che il colosso assicurativo American International Group (+1%) ha ottenuto il via libera alla quotazione in Borsa delle sue divisioni internazionali di assicurazione sulla vita. In denaro anche i titoli Jefferies (quasi +2%), dopo che la banca d’affari ha detto di prevedere un fatturato trimestrale migliore di quello atteso dagli analisti.

In controtendenza anche Jazz Pharmaceuticals, che balza del 30% dopo che i test condotti su uno dei suoi farmaci hanno dato risultati soddisfacenti. Andamento positivo anche per l’azienda di vendite al dettaglio Bed Bath & Beyond, in coda alla pubblicazione dei risultati trimestrali.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna agosto sono in rialzo di $0.59 a $69.26 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in lieve calo nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3925. Guadagna terreno l’oro, a $936.20 (+$1.80) l’oncia. In lieve progresso i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’ sceso al 3.6800% dal 3.6850% di mercoledi’.