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WALL STREET APRE IN ROSSO, PESANO CITIGROUP E FEDEX

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Avvio di seduta all’insegna delle vendite per il mercato azionario americano, sottotono in mattinata per via di una serie di notizie deludenti che hanno pesato sul morale degli investitori.

Tra queste l’annuncio di un altra riduzione del rating sul debito della Grecia, che ha spinto al rialzo il dollaro, ma allo stesso tempo depresso i listini azionari e i prezzi delle materie prime. Il forte balzo del biglietto verde ha messo sotto pressione le societa’ che si occupano della produzione di materiali di base e commodity, per cui si profila una seduta difficile.

Anche i finanziari sono molto deboli, dopo che l’emissione di azioni Citigroup sul mercato non ha riscontrato il successo sperato. Inoltre sul comparto sono destinate a pesare le revisioni al ribasso delle stime su Goldman Sachs e Morgan Stanley da parte della nota e influente analista Meredith Whitney.

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Il ministero del Tesoro degli Stati Uniti ha rinunciato al piano di vendita delle azioni Citigroup rilevate al momento del salvataggio nell’ottobre 2008, mentre la banca sta cercando di vendere azioni sul mercato. I titoli Citi sono offerti a $3.15 ciascuno. In apertura Citi e’ stata l’azione piu’ trattata e piu’ venduta, in calo -8.12% ($3.17) anche se mani forti stanno facendo di tutto perche’ il titoLo non vada sotto i $3.

Nel frattempo e’ sottoposta a pressioni notevoli anche il corriere espresso FedEx (-4%), su cui influisce negativamente la decisione di tagliare le linee guida. Di tutt’altro tenore la prova di General Mills e Rite Aid, dopo che i conti fiscali di entrambe hanno fatto meglio delle previsioni.

Intanto non aiutano di certo le cifre pubblicate sul fronte macro, con le nuove richieste di sussidio di disoccupazione che sono inaspettatamente salite nell’ultima settimana. Alle 16 italiane gli operatori conosceranno gli aggiornamenti relativi al Superindice di novembre e al rapporto della Fed di Philadelphia di dicembre.

Sugli altri mercati, nell’energetico arretra il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre scambiano in calo di di $0.93, attestandosi a quota $71.73 il barile. Sul valutario, il dollaro sale di quota nei confronti dell’euro, con la moneta unica che scivola a quota $1.4352. Scendono i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre registrano una flessione di $20.80 a $1115.40 l’oncia. In denaro i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ sceso al 3.5200% dal 3.5960% di ieri.