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WALL STREET APRE IN ROSSO DOPO DISOCCUPAZIONE

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Apertura col segno meno sulle borse USA, con gli indici schiacciati dal dato sulla disoccupazione USA in febbraio e dalle notizie negative arrivate da Intel e da Cisco.

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Dopo un’avvio di settimana caratterizzato da tre rialzi consecutivi, a subire maggiormente il peso delle notizie della mattinata e’ il Nasdaq, proprio nell’anniversario dei suoi massimi storici, toccati il 10 marzo 2000. (Per maggiori informazioni vedi lo speciale di Wall Street Italia Nasdaq: il bilancio
a un anno dai massimi
).

Sul fronte macroeconomico la disocuppazione e’ cresciuta in febbraio negli Stati Uniti del 4,2% in linea con le aspettative degli analisti.

Il mercato e’ rimasto pero’ particolarmente deluso dal rapporto sulle paghe orarie, un indicatore delle tendenze inflazionistiche dell’economia, cresciute dello 0,5% in febbraio, a fronte di una previsione dello 0,3%.

E’ dunque probabile che la Federal Reserve non interverra’ sui tassi di interesse, come invece molti si aspettavano, prima della riunione del Federal Open Market Committee, in programma il 20 marzo.

Nel settore tecnologico, nella tarda serata di ieri, il gigante dei microprocessori Intel ha annunciato un profit warning sul primo trimestre del 2001.

Occhi puntati anche su Cisco, dopo che il colosso delle infrastrutture per le telecomunicazioni ha confermato le indiscrezioni di borsa su un prossimo taglio della forza lavoro.