New York – Partenza in calo per la borsa americana, che estende le perdite, pur contenute, subite la seduta precedente. Come ieri gli investitori sono poco propensi a prendere rischi con i tanti shock mondiali che mettono pressione sui listini. Il Dow cede lo 0,2% a quota 11.994,67, il Nasdaq lo 0,59% in area 2.667,94, mentre l’S&P 500 lascia sul campo lo 0,51% a 1.287,11 punti.
Lunedi’ il Dow aveva completato la migliore striscia su tre giornate da settembre. I catalizzatori in Usa sono stati limitati finora e le notizie che piu’ attirano interesse arrivano da oltreoceano. Anche se va detto che alcune societa’ come Adobe Systems e Jabil Circuit, pur con destini completamente opposti, hanno attirato l’attenzione su di se’ dopo aver riportato i conti. Il gruppo di software ha registrato un bel balzo dei profitti trimestrali, ma ha tagliato l’outlook sul fatturato come conseguenza del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il Giappone l’11 marzo. Naturale che i titoli cedano quota.
Cree nel frattempo ha rivisto al ribasso le linee guida, mentre Discover Financial ha tratto beneficio dalla bella sorpresa che hanno riservato gli utili trimestrali e dalla decisione di alzare il dividendo. A proposito di dividendo Bank of America si e’ vista respingere dalla Fed la proposta di incrementare la cedola nella seconda meta’ dell’anno.
Il mercato e’ messo sotto pressione dai nuovi sviluppi della crisi nucleare giapponese e del conflitto libico e in Israele, dove l’esplosione di una bomba vicino a un autobus a Gerusalemme ha provocato la morte di decine di persone.
Intanto nell’eurozona i rendimenti dei titoli di stato dei paesi dell’area periferica schizzano al rialzo in vista del voto in Portogallo sul piano di austerita’. Intanto i prezzi dell’oro nero si attestano in area $105 al barile.
L’attesa, sopratutto in Europa, e’ per le notizie che riguardano Lisbona: alle ore 15 in Italia il piano di austerity proposto dal governo del primo ministro portoghese Jose Socrates verra’ votato in parlamento. Se il voto dovesse essere contrario, Socrates potrebbe dimettersi, come lui stesso ha affermato. Intanto e’ tensione anche sulla borsa di Lisbona, che perde piu’ dell’1%; positivi invece gli altri listini.
La situazione delicata mette sotto pressione il mercato dei titoli di stato e fa alzare gli spread sui periferici. In particolare lo spread tra i rendimenti dei titoli decennnali del Portogallo e del Bund salgono fino a 457 punti base, rispetto alla giornata di ieri. Da segnalare anche gli altri differenziali: quello tra il Btp e il Bund sale a 164 punti base; quello tra Spagna e Grecia è a 197 punti base; il differenziale tra Irlanda e Germania si attesta a 642 e quello tra Grecia e Germania a 942 punti base. Fa specie il rialzo dei rendementi del due anni irlandese (+10%), i massimi dall’inizio della crisi. Questo dopo che ieri i ministri delle Finanze hanno trovato un accordo per un piano di salvataggio. I rendimenti sul decennale portoghese sono cresciuti del 7,58%.
L’attesa di come si evolvera’ la situazione in Portogallo (ma anche in Irlanda), unita ai timori che riguardano ancora la Libia e il Giappone portano gli investitori a rimanere molto cauti.
Nel paese asiatico l’acqua e’ stata contaminata e gli Stati Uniti hanno ordinato uno stop ad alcune importazioni. I livelli di iodio-131 (radioattivo) nell’acquedotto di Tokyo sono piu’ alti del solito. Non c’e’ un pericolo diretto per la salute degli adulti, ma il responsabile delle acque della citta’ ha consigliato ai genitori di non dare l’acqua del rubinetto ai neonati per precauzione. Lo stesso consiglio e’ stato anche dato per gli abitanti di Mitaka, Tama, Musashino, Machido e Inagi a ovest di Tokyo. Il Giappone stima che il danno diretto inflitto dal terremoto e dallo tsunami che ne e’ seguito sara’ di 16.000-35.000 miliardi di yen ($185-308 miliardi). Se le cifre dovessero venire confermare si tratterebbe del piu’ costoso disastro naturale della storia.
Mentre in Libia si spinge perche’ il comando delle operazioni passi alla Nato, che pero’ non si e’ accordata, le forze di sicurezza siriane hanno aperto il fuoco contro i manifestanti riuniti all’esterno di una moschea nella citta’ di Daraa, provocando la morte di sei persone e il ferimento di decine di altri tra i presenti. Nel frattempo in Yemen, il presidente Saleh ha minacciato di far scoppiare una guerra civile.
Sul fronte macro attesa per i dati sulle vendite di case nuove, che verranno pubblicati alle 15 italiane. Gli investori ascolteranno con estrema attenzione le parole che il presidente della banca centrale americana, Ben Bernanke, pronuncera’ oggi al convegno della comunita’ dei banchieri americani, alle 17 italiane.
Sugli altri mercati, i contratti del petrolio con scadenza maggio del greggio avanzano di $0,4 a $105,37 il barile. I contratti con scadenza aprile dell’oro guadagnano lo 0,39% a $1.433,2 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede terreno sul dollaro (-0,4%) in area $1,4139. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,28%, in progresso di 4,8 punti base.