New York – Avvio di seduta in rosso per la borsa americana. Dopo lo scandalo Strauss-Khan, la paura per l’inflazione, la guerra in Libia e la crisi del debito sovrano Ue, Il mercato non riesce a ritrovare una stabilita’ che e’ ancora quanto mai precaria. Il Dow cede lo 0,38%, il Nasdaq lo 0,54% e l’S&P 500 lo 0,47%.
Tenta il riscatto intanto il dollaro, dopo che i rialzi dell’euro si sono indeboliti sulla scia dei commenti espressi dal presidente dell’Eurogruppo Juncker, che ha aperto a una ristrutturazione del debito greco, seppure “morbida”.
In ambito di trimestrali Hewlett-Packard batte le attese ma i titoli fanno fatica dopo che il gruppo di informatica ha tagliato le stime sull’esercizio 2011. Pesano anche le parole delll’AD che in un memo ha parlato di “un altro trimestre difficile”, secondo quanto riportato dai media stamattina prima della pubblicazione dei conti fiscali.
La societa’ ha citato l’impatto della crisi giapponese e le scarse vendite dei pc. Il titolo nel prelistino perde il 5% circa. A fine 2011 l’utile per azione e’ previsto a 5 dollari ad azione dai precedenti 5,20-5,28 dollari ad azione. Il fatturato e’ previsto a 129-130 miliardi di dollari contro 131-131,5 miliardi inizialmente stimati. Nel quarto trimestre i profitti si attestano a 2,3 miliardi di dollari, contro i 2,2 miliardi di un anno fa e il fatturato sale del 3% a 31,6 miliardi di dollari.
Meglio delle stime fa Wal-Mart, mentre Home Depot delude le stime. Dopo la chiusura delle contrattazioni sara’ la volta di Dell. In calendario macro i nuovi cantieri edili di aprile, pubblicati alle 14.30 italiane, hanno deluso le attese, evidenziando un calo mensile del 10,6%. In ribasso anche le licenze di costruzione. Anche dal lato della produzione industriale non arrivano notizie positive: in aprile i dati sono risulati piu’ bassi di marzo e delle previsioni.
Piu’ in generale lo shock Strauss-Kahn continua a pesare sul sentiment, in quanto viene a mancare un fattore di stabilita’ per i mercati. Oggi in calendario la riunione dell’Ecofin, in cui si continuera’ a parlare della situazione dei conti pubblici in Europa e soprattutto della Grecia.
Si guarda comunque con favore all’accordo raggiunto dall’Ue e dall’Fmi per salvare il Portogallo, con un pacchetto di aiuti del valore di 78 miliardi di euro. Sul mercato dei titoli di stato dei paesi periferici, si assiste così a una stabilizzazione degli spread .
Intanto l’Ecofin ha formalizzato la candidatura di Mario Draghi come prossimo presidente della Banca centrale europea, accogliendo la proposta formulata ieri dai ministri finanziari dell’Eurozona. La decisione finale verra’ presa dai capi di Stato e di governo nella riunione del Consiglio europeo del 24 giugno.
Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna giugno sono in calo dello 0,85% a $96,54 il barile. I contratti con scadenza giugno sull’oro sono in rialzo dello 0,08% $1.491,6 l’oncia. Sul valutario l’euro e’ in progresso lieve (-0,15%) a $1,4146. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale si attesta a quota 3,114%m in calo di 3,5 punti base.