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WALL STREET: APERTURA IN ROSSO, PESA ERICSSON

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Apertura di giornata borsistica a New York con segno meno per tutti gli indici, indeboliti da un clima di generale sfiducia e dal ‘profit warning’ arrivato in mattinata dal gigante della telefonia Ericsson. Nasdaq sotto quota 2.000, un livello che non veniva toccato dal 16 dicembre 1998.

Soprattutto il Nasdaq si trova in una situazione di estrema debolezza, dopo che nelle ultime due sedute di contrattazioni della settimana scorsa ha lasciato sul terreno quasi l’8%.

Tra gli investitori qualcuno si attendeva una seduta di rimbalzi tecnici, con buone occasioni per sfruttare il recente ipervenduto, mentre secondo altri sarebbe bastata una cattiva notizia da parte di un grosso titolo per scatenare l’ennesima ondata di vendite generali.

E la cattiva notizia e’ puntualmente arrivata, questa volta da parte di Ericsson. Giovedi’ e venerdi’ erano stati i ‘profit warning’ di Yahoo e Intel ad affossare il tabellone elettronico.

Sul fronte macroeconomico, molti operatori prima di muoversi attendono il dato sulle vendite al dettaglio in Febbraio, che verra’ reso noto martedi’ mattina dal Dipartimento del Commercio.

La speranza degli investitori e’ che il rapporto sulle vendite al dettaglio induca la Federal Reserve Bank ad una politica di tagli dei tassi d’interesse piu’ aggressiva.

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Il colosso svedese Ericsson (ERICY – Nasdaq) ha annunciato questa mattina di non riuscire a raggiungere le stime relative ai dati di bilancio per il primo trimestre dell’anno.

La societa’ prevede infatti di chiudere i primi tre mesi del 2001 con vendite inferiori a quanto precedentemente comunicato, piatte o in leggero ribasso rispetto allo stesso periodo del 2000.

E’ possibile che questo ‘profit warning’ trascini al ribasso l’intero settore dei titoli telefonici, dato che Ericsson e’ il terzo produttore mondiale di telefoni cellulari.