A meta’ mattinata Wall Street presenta un andamento positivo a margine della brillante performance del settore Internet.
Verificare aggiornamento indici in TEMPO REALE in prima pagina
Il CEO di AOL Time Warner Inc (AOL – Nyse), Gerald Levin, ha detto in mattinata da Cannes, in Francia, che i ricavi pubblicitari si stanno gia’ stabilizzando e che il gruppo multimediale non ha cambiato le sue aspettattive sui risultati di fine anno.
“Queste affermazioni sono da mercato Toro – ha detto Arthur Hogan, chief market analyst di Jefferies & Co. – nessuno finora ha dato buone notizie relative ai ricavi per quest’anno”.
A foraggiare l’ottimismo, il dato relativo al superindice economico che nel mese di maggio ha registrato un rialzo dello 0,5%.
Il mese precedente il dato aveva registrato un incremento dello 0,1%.
Controbilanciano i rialzi attuali le grigie prospettive del settore semiconduttori.
Daniel T. Niles, analista di Lehman Brothers, ha rivisto in negativo le proprie stime su Intel (INTC – Nasdaq) prevedendo un “continuo deterioramento nella domanda di personal computer e nell’industria dei semiconduttori”.
La banca d’affari ha poi ridotto le proprie aspettative su Advanced Micro Devices (AMD – Nyse). Niles prevede che la societa’ chiuda il 2001 con utili per azione tra $1,20 e $1,25, e il 2002 tra $1,40 e $1,45.
La divisione chip di Siemens AG (SI – Nyse), Infineon (IFX – Nyse), ha inoltre ventilato la possibilita’ di una perdita operativa di 600 milioni di euro a causa di una flessione delle vendite del 30%.
La banca d’affari Goldman Sachs ha tagliato le stime sugli utili su Applied Micro Circuits (AMCC – Nasdaq), Conexant Systems (CNXT – Nasdaq) PMC-Sierra (PMCS – Nasdaq) e Vitesse Semiconductor (VTSS – Nasdaq) a causa del deterioramento della domanda di semiconduttori e la convinzione che i ricavi delle societa’ nel terzo trimestre dell’anno non saranno brillanti.
Aggrava la situazione generale dell’high tech, la nota di Merrill Lynch secondo cui i titoli tecnologici sono ancora sopravvalutati.
La ragione risiederebbe nelle nuove pratiche contabili che hanno influito negativamente sui bilanci societari del settore.
Secondo IC Insight infine quest’anno potrebbe segnare il peggior declino per l’industria dei semiconduttori.
Stando alla societa’ di ricerca che segue il settore chip ha infatti abbassato le previsioni sulle vendite di quest’anno a $139,2 miliardi, contro i $177 miliardi dell’anno scorso, citando l’eccesso delle scorte, il rallentamento delle vendite dei sistemi elettronici e i problemi dell’economia americana, sull’orlo della recessione.
Il calo del 21% di quest’anno segnerebbe il peggior declino nella storia del settore, superiore persino alla flessione del 20% registrata nel 1985.