I listini azionari americani hanno chiuso la sessione in rialzo, recuperando parte delle perdite della giornata precedente. A guidare i rialzi e’ stato il comparto tecnologico, spinto dall’ottimismo generato dalla proposta di acquisto di Oracle su BEA Systems. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.56% a 14093, l’S&P500 lo 0.48% a 1561, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.21% a 2805. Le performance settimanali sono rispettivamente di +0.2%, +0.3% e +0.9%.
Gli ultimi aggiornamenti economici hanno evidenziato una crescita delle vendite al dettaglio oltre le attese e un affievolimento dell’inflazione “core”. Relative preoccupazioni sono emerse dal dato sulla fiducia dei consumatori, non tali comunque da impedire ai listini di guadagnare terreno.
Prima della comunicazione dei dati tra gli investitori era tornata a prevalere la cautela sulla scia dell’improvviso sell-off di giovedi’ causato da alcuni commenti circa l’attuale condizione del comparto azionario e le prossime mosse della Fed. Con la riduzione delle pressioni inflazionistiche (escluse le componenti piu’ volatili come cibo ed energia) sono cresciute le chance di una continuazione della politica accomodante da parte della Banca Centrale che si riunira’ nuovamente per la decisione sui tassi a fine mese.
Sul fronte societario, sono tornate ad occupare la scena le notizie di mergers & acquisitions. A trainare al rialzo il comparto tecnologico e’ stata la spontanea proposta di acquisto del valore di $6.65 miliardi del gigante Oracle (ORCL) sul gruppo BEA Systems (BEAS). Il titolo e’ schizzato di oltre il 30% ma la societa’ ha fatto gia’ sapere di attendersi un rilancio della proposta poiche’ valutata non adeguata. Alla corsa per rilebare BEAS potrebbero unirsi colossi come Hewlett-Packard (HPQ), IBM (IBM) e Cisco (CSCO).
Tra le societa’ che hanno diffuso la trimestrale, la conglomerata industriale General Electric (GE) ha riportato numeri in linea col consensus e dichiarato che sara’ in grado di rispettare le stime sui prossimi mesi. Nel comparto finanziario, in difficolta’ Citigroup (C), che ha annunciato un cambiamento ai vertici dell’azienda.
Tra i titoli del Dow Jones i migliori rialzi sono stati registrati da General Motors (GM), schizzato +6%, McDonald’s (MCD) che ha riportato vendite comparate migliori delle attese a livello globale, AT&T (T) e Walt Disney (DIS). Oltre a GE e Citigroup, sono stati particolarmente colpiti dalle vendite anche Pfizer (PFE) e Verizon (VZ).
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico va segnalato il nuovo record del petrolio che ha raggiunto un massimo di $84.05 nell’arco delle contrattazioni. I futures con consegna novembre hanno poi chiuso la seduta in progresso di 61 centesimi a $83.69 al barile.
Sul valutario, in lieve flessione l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e di 1.4175. In calo anche l’oro: i futures con consegna dicembre sono arretrati di $2.90 a $753.80 all’oncia. In ribasso infine i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.6870% dal 4.6590% di giovedi’.