Andamento incerto per Wall Street che sembra volersi prendere una pausa dopo aver messo a segno ieri la miglior seduta dal sette luglio scorso.
A livello settoriale, pochi gli spunti. Si distinguono soltanto gli industriali (+0.75%) e le risorse di base (+1.18%). In assenza di dati macroeconomici di rilievo e con trimestrali incapaci di sostenere il mercato, gli operatori guardano alla pubblicazione degli stress test cui sono state sottoposte 91 banche di 27 paesi in Europa. La metodologia adottata non ha convinto gli esperti.
Quanto ai conti, ieri sera Microsoft ha registrato ricavi record, ma il titolo cede oltre l’1%. Ford avanza (+3.4%) dopo buoni risultati e indicazioni incoraggianti su tutto l’anno. Risultati in crescita anche per Kimberly Clark. Guadagna terreno il colosso delle tlc Verizon (+4%), nonostante abbia registrato una perdita trimestrale ($0.07 da un utile per azione di $0.52 dello stesso periodo dell’anno scorso). Balzo in avanti anche per E-Trade, grazie al primo utile trimestrale in tre anni. McDonald’s scivola (-2.75%) sebbene abbia messo a segno utili e ricavi superiori a quelli dell’anno scorso. Tonfo per Amazon (-6.6%), la cui crescita trimestrale degli utili ($0.45 da $0.30 non e’ bastata al consensus).
Si mette in mostra Quicksilver Resources (+6.86%). La societa’ energetica vende la sua parte in Quicksilver Gas Services a Crestwood Midstream Partners II per $773 milioni, che verranno utilizzati per ridurre il proprio debito.
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L’euro nel frattempo si e’ riportato sotto quota $1.29. Si e’ spento l’effetto del dato sull’Ifo tedesco migliore delle stime, ai massimi di trre anni in luglio. Si rafforza anche la sterlina sostenuta da una positiva lettura del Pil inglese del secondo trimestre: +1.1% contro attese di +0.6%. Si tratta del maggior incremento trimestrale dai primi tre mesi del 2006.
Si torna a parlare di Ungheria. Standard & Poor’s ha rivisto l’outlook da stabile a negativo, confermando il giudizio BBB-/A-3. Moody’s dal canto suo ha avvisato che una bocciatura potrebbe arrivare.