Dopo tre ore di contrattazione Wall Street continua a viaggiare in territorio negativo tentanado di risollevarsi dai minimi di seduta toccati alle 11:00 ora locale (le 17:00 in Italia).
Pesa il calo del 2,6% delle risorse di base mentre scivolano dell’1,6% i titoli energetici. Non si salvano nemmeno gli industriali (-1,23%) e i tecnologici (-1,52%). Giu’ anche le banche (-0,39%), che ignorano i buoni conti di Morgan Stanley. L’uncio settore a registrare timidi acquisti e’ quello difensivo delle utilities (+0,53%).
Gli analisti tecnici fanno notare che fino a quando l’S&P 500 terra’ quota 1.245-1.250 si puo’ definire il mercato ancora “bull”, all’insegna del toro. Il tutto avviene all’indomani dello scivolone che ha visto l’S&P 500 registrare per la prima volta da novembre un calo dell’1%. L’indice benchmark di Wall Street si e’ mantenuto pero’ sopra la sua media mobile a 10 giorni, continuando il suo record con 34 sedute al di la’ di questo livello.
Ignorati i buoni dati macro odierni.
Unica delusione e’ stato il dato
Sullo sfondo restano i dati macro arrivati dalla Cina. Il balzo del Pil e la produzione industriale hanno superato le attese mentre l’inflazione (+4,6%, non e’ un numero ufficiale ma e’ giudicato credibile) non e’ calata come si aspettavano gli analisti. Cio’ potrebbe portare le autorita’ di Pechino a nuove misure monetarie restrittive, eventualita’ temuta dagli operatori.
In Europa i listini hanno chiuso contrastati: pesante Londra, tengono Piazza Affari e Madrid. Parigi riperde la parita’. Tra le piazze asiatiche si ricorda il forte calo della borsa Shanghai, che ha perso quasi il 3% mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha ceduto l’1,7% ein Giappone il Nikkei e’ scivolato dell’1,1%. In generale per le borse dei mercati emergenti e’ stata la peggiore giornata in sei settimane.
Sugli altri mercati i futures sul petrolio con consegna febbraio del petrolio cedono il 2,41% a $88,67. Il derivato con scadenza febbraio dell’oro perde l’1,37% a $1.351,40. Sul fronte valutario, l’euro torna a cedere lo 0,05% a quota $1,3466. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale si trova al 3,4110% dal 3,337% di ieri.
A Wall Street i volumi sono superiori alla media (sul NYSE 533 milioni di titolo scambiati; sul NASDAQ sono 1,18 miliardi). I titoli che segnano un rialzo superano quelli in ribasso(sul NYSE 1076/1823, sul NASDAQ 725/1788) mentre le azioni che hanno registrato nuovi massimi sono di poco maggiori a quelli che hanno registrato nuovi minimi (sul NYSE il rapporto e’ 37 a 24 e sul NASDAQ 22 a 16).
Sul fronte settoriale, si distinguono: Cotton-BAL +1.7%, Nat Gas-UNG +1.8%, Spain-EWP +1.5%, Home Construction-ITB +1.2%, Retail-XRT/RTH +1.0%, Utilities-XLU +1.0%. In calo Silver Miners-SIL -4.5%, Copper Miners-COPX -4.4%, Silver-SLV -3.8%, Jr. Gold Miners-GDXJ -3.5%, Lithium-LIT -3.2%, Turkey-TUR -3.0%, Indonesia-IDX -2.7%, Base Metals-DBB -2.7%, Shippers-SEA -2.7%, Coal-KOL -2.7%, Ag-MOO -2.6%.