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WALL STREET: ANCORA RIBASSI SULL’HI-TECH

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Seduta negativa a Wall Street. La borsa americana non riesce a recuperare il terreno perduto dall’ inizio dell’ anno, e gennaio continua a essere in perdita. L’indice dei grandi titoli industriali, il Dow Jones, ha terminato le contrattazioni perdendo lo 0,23%, a 10.368,61 punti. Pesantemente venduto soprattutto il Nasdaq Composite che ha perso l’1,26% a quota 2.008,70 punti, mentre lo Standard & Poor’s 500 è sceso dello 0,35% a 1.163,75 punti.

In assenza di numeri macro-economici, gli operatori a New York danno la colpa della freddezza degli indici azionari al rallentamento della crescita degli utili aziendali.

Sugli altri mercati, il petrolio era salito molto vicino ai 50 dollari al barile in mattinata per via dell’ondata di freddo che sta facendo salire i combustibili da riscaldamento, ma poi la quotazione si e’ assestata poco sotto i 49 dollari al barile. Chiusura in rialzo per il greggio al mercato di New York: i futures sull’oro nero si attestano infatti a 48,83 dollari, ai livelli più alti da otto settimane. Infine sul valutario l’euro e’ salito dello 0,18% a quota 1,3059.

La giornata odierna non aveva in calendario dati congiunturali ed é vissuta all’ ombra di alcune trimestrali societarie. Sotto quest’ ultimo aspetto, il mercato ha premiando il titolo Occidental Petroleum, in quanto la quarta maggiore compagnia petrolifera statunitense ha chiuso il trimestre con un utile in crescita del 74% a 665 milioni di dollari.

Male invece fra i titoli di maggiore richiamo Procter & Gamble sulla scia della valutazione espressa da un analista di UBS, Andrew McQuilling, che è adesso di ‘neutral’ contro il ‘buy’ (comprare) precedente. Il maggiore ribasso fra i titoli compresi nell’ indice S&P 500 lo registra in ogni caso Autodesk, società del software che perde oltre il 12%, penalizzata dalle indicazioni formulate da un analista di Banc of America Securities, Hari Srinivasan, che ha tagliato il rating al livello di ‘sell’, cioé vendere.

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Tornando alle società che hanno diffuso i conti trimestrali, Kimberly Clark e’ salita. Il maggiore produttore Usa di pannolini ha comunicato un utile netto di 91 cents per azione, al di sopra delle stime degli analisti. E’ previsto inoltre un incremento del dividendo ed un’ operazione di riacquisto di azioni proprie per almeno un miliardo di dollari.

Nel comparto informatico, balzo in avanti per Mercury Interactive, che guadagna parecchio, il maggiore rialzo fra i titoli compresi nell’ indice S&P 500. Il produttore di software per testare i programmi dei computer ha annunciato che nel quarto trimestre l’ utile per azione dovrebbe oscillare fra 34 e 36 cents, mentre le vendite si attesterebbero fino ad un massimo di 203 milioni di dollari, sopra le proprie precedenti stime.

Fra i finanziari, bene American Express, in attesa della trimestrale. Nel comparto alimentare, Pilgrim’s Pride guadagna, dopo che il secondo maggiore operatore nella lavorazione delle carni di pollo ha comunicato un utile quasi quintuplicato, a 48,5 milioni di dollari, al di sopra delle stime degli addetti ai lavori. Di rilievo infine il rialzo di Corinthian Colleges, società attiva nel comparto dell’ educational, per via del fatto che la Sec ha in pratica archiviato un’ indagine informale aperta a suo tempo.