Un’altra seduta nel segno delle vendite per i listini azionari americani, condizionati dalla preoccupante situazione geopolitca internazionale, che ha contribuito allo spingimento del greggio ad un nuovo record, e dalle deludenti notizie societarie. Il Dow Jones ha ceduto l’1.52% a 10846, l’S&P500 l’1.30% a 1242, il Nasdaq, infine, e’ arretrato dell’1.73% a 2054.
L’attaco di Israele in Libano, in risposta alla cattura dei due soldati da parte degli Hezbollah, alza i timori di un inasprimento del conflitto che potrebbe trasformarsi presto in guerra. L’incertezza sulle condizioni geopolitiche e’ maggiormente intensificata dalla possibile applicazione di sanzioni varate dalle Nazioni Unite nei confronti di Teheran, se questa non intendera’ porre fine al progetto di arricchimento dell’uranio.
Il probabile ricatto di uno stop alle esportazioni di greggio dall’Iran ha contribuito a far schizzare il prezzo del petrolio ad un nuovo massimo storico di $76.85 al barile, per poi chiudere a $76.70 in progresso di $1.75 (futures con scadenza agosto). Alcuni analisti hanno pronosticato un prezzo di $80 al barile gia’ entro la fine del mese.
Ad oscurare il sentiment degli operatori sono anche le cattive notizie che continuano a giungere dal fronte societario, che lasciano pensare ad un impoverimento degli utili aziendali, come dimostrano i numerosi profit warning lanciati nei giorni scorsi. Oggi e’ stata la volta della societa’ tedesca SAP AG che ha diffuso una nota secondo cui non sara’ in grado di rispettare le stime sui ricavi; il titolo ha ceduto piu’ del 7%. La notizia si e’ ripercossa direttamente sui titoli del comparto, tra cui Oracle e Business Objects.
Tra i titoli del Dow Jones, a soffrire maggiormente sono stati Walt Disney e Wal-Mart, penalizzati dai commenti negativi di alcuni analisti. In particolare, il gruppo finanziario CIBC ha tagliato il giudizio sul colosso entertainment da Sector Performer a Underperformer, la banca d’affari Merrill Lynch ha rivisto al ribasso il rating del colosso retail da Buy a Neutral.
Tra gli altri titoli, in netto calo Dell, alla settima sessione negativa consecutiva, scendendo, solo oggi, del 2.5%.
Una minima nota positiva emerge dal gigante delle bibite PepsiCo che ha riportato un aumento degli utili di $1.36 miliardi, ovvero 80 centesimi per azione: le stime degli analisti erano per un EPS di $0.77. Il titolo e’ avanzato di quasi il 2%.
Sul fronte macro, la scorsa settimana le nuove richieste per sussidi da parte dei disoccupati sono cresciute di 19 mila unita’ a quota 332 mila, oltre le attese di 320 mila. A giugno il budget del Tesoro si e’ attestato a $20.5 miliardi, rispettando il consensus degli analisti.
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Sul valutario, l’euro e’ risultato in leggero ribasso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2687. L’oro ha continuato a salire. I futures con consegna agosto sono avanzati di $3.20 a $654.40 all’oncia. In rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 5.071%.