I tempi duri in borsa non sono finiti. Almeno in termini di andamento globale degli indici. Tuttavia adesso e’ venuto il momento dei trader, dei money manager, dei fund manager e soprattutto degli investitori (non chiamiamoli risparmiatori, please) che hanno il coraggio e che, nel contempo, conoscono tutte le tecniche per movimentare il proprio portafoglio.
Insomma, i prossimi trimestri, e forse addirittura l’intero 2003, si riveleranno poco favorevoli per i “lungo-termisti” (o come si diceva un tempo “cassettisti”), coloro cioe’ che possiedono titoli azionari comprati nel passato a prezzi alti e che propendono per lasciarli marcire senza movimentarli.
Un simile prologo e’ sostenibile solo se si crede alle previsioni di un vecchio guru di Wall Street. I guru, lo sappiamo tutti, il piu’ delle volte non ci azzeccano. Da Elaine Garzarelli a Abby Joseph Cohen, del loro buon nome infangato a New York sono lastricati il NYSE, il Nasdaq e perfino l’AMEX.
Ma questo guru ha una marcia in piu’: e’ colui che nel dicembre del 2001 predisse con esattezza quasi chirurgica (un errore di appena l’1,4% sull’S&P 500) l’andamento degli indici USA nell’anno che sta per chiudersi.
Ecco perche’ vale la pena leggere, con molta attenzione, cio’ che il nostro esperto ha pronosticato per il 2003 dei listini americani. Sara’ un altro anno vissuto pericolosamente! E i guadagni saranno riservati solo a chi sara’ in grado di sfruttare al massimo le occasioni offerte dalla volatilita’.
L’esperto e’ Bernie Schaeffer, un vero contrarian, come si dice in gergo, colui che l’anno scorso aveva previsto – per il settimanale Business Week – che il mercato orso sarebbe continuato anche nel 2002.
Il 6 dicembre scorso, quando Business Week proclamo’ il vincitore, in base alle previsioni formulate 12 mesi prima, il 55enne fondatore della Schaeffer’s Investment Research Inc. aveva sbagliato le proprie stime del 4% per l’indice Dow Jones, dell’1,4% per l’S&P 500 e del 5,5% per il Nasdaq.
Il segreto di Schaeffer e’ saper individuare i clamorosi gap che si creano tra i fondamentali del mercato e le aspettative degli investitori.
Anche per il 2003 le previsioni dell’esperto sono negative, soprattutto per quanto riguarda i titoli industriali. Per Bernie il Dow Jones scendera’ addirittura a 6.000 punti prima di rimbalzare (entro il dicembre 2003) e riportarsi ai livelli attuali, cioe’ a quota 8.500.
Un maggiore ottimismo e’ riservato al settore tecnologico. Schaeffer ritiene infatti che il Nasdaq recuperera’ piu’ terreno rispetto all’indice dei titoli industriali, archiviando il 2003 a quota 2.200.