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WALL STREET ANCORA NEGATIVA A META’ SEDUTA

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(WSI) NEW YORK – 23 FEBBRAIO – Wall Street si presenta all’appuntamento di meta’ giornata con lo stesso tono con cui ha chiuso la scorsa settimana. In assenza di spunti macroeconomici interessanti, la parola d’ordine e’ debolezza.

Anche se non si puo’ parlare di un vero e proprio sell off, sia il Dow che il Nasdaq non riescono a trovare la forza per portarsi stabilmente in terreno positivo.

I volumi di contrattazione sono nella media, leggermente sotto quanto registrato venerdi’ alla stessa ora. Alle 12.00 E.T. il volume di scambio e’ di 537,49 milioni di pezzi al NYSE e 819,18 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1.194 a 1.925 al Nyse e 966 a 2.031 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 78 a 7 al NYSE e 74 a 6 al Nasdaq.

Sul Dow Jones si mettono in luce Alcoa, miglior titolo del listino con +2,23%, Altria e McDonald’s. Bene anche Wal Mart che gode del buon momento del settore retail ribadito in mattinata dalla trimestrale di Lowe’s risultata sopra le attese.

Segno piu’ infine anche per i due nomi al centro delle operazioni societarie oggi: Citigroup e Hewlett-Packard. La prima ha comprato una banca koreana per $2,7 miliardi, la seconda ha acquistato dalla tedesca ThyssenKrupp una societa’ di consulenza per l’IT per una cifra pari a $425 milioni.

Affossate dalle vendite General Motor e Honeywell che perdono rispettivamente l’1,24% e l’1,55%.

Sul Nasdaq tra i grandi nomi resistono solo Amgen e Microsoft. Per la seconda tornano a circolare voci sulla destinazione dell’immensa liquidita’ presente nelle casse aziendali. Segno piu’ anche per Ericsson che avanza del 2,51%. Miglior titolo del mercato e’ Qualcomm che guadagna oltre il 5% dopo aver rivisto al rialzo le previsioni sugli utili e sul fatturato del secondo trimestre.

In calo i titoli internet con Amazon che cede oltre il 2% e Yahoo ed eBay oltre l’1,5%. In rosso anche Oracle e Intel. Quest’ultimo e’ il peggiore fra i titoli piu’ capitalizzati al Nasdaq con –2,40%. Negativi infine anche Dell e Cisco che lasciano sul campo intorno all’1%.

Tornano gli acquisti sui titoli di Stato dopo le perdite della settimana scorsa. La scadenza a 10 anni dopo aver toccato un rendimento del 4,10% riscende al 4,07%. Da segnalare che secondo il report del CFTC per la settimana appena conclusa, le posizioni lunghe degli speculatori sui future sui t-bond a 5 e 10 anni hanno raggiunto dei nuovi record. Potrebbe essere un segno di una prossima inversione di tendenza.

Sul fronte valutario il dollaro torna a cedere terreno dopo essere sceso sotto quota $1,25 sull’euro (XEU) per notizie non confermate di interventi della BCE sul cambio con il biglietto verde. Rimane sopra quota Y108 per dollaro la valuta giapponese (XJY).

In moderato rialzo oro e petrolio, sul dollaro che comincia nuovamente ad indebolirsi. Il metallo giallo comunque non riesce a riportarsi al di sopra della soglia dei $400 all’oncia. I future con scadenza ad aprile quotano rispettivamente $399,7 (+$1,7) all’oncia e $34,55 (+$0,29) al barile per il light sweet crude.