Avvio di seduta in leggero ribasso per gli indici Usa, che continuano a pagare il forte aumento del greggio avanzato ad un nuovo record. La buona trimestrale di GE non e’ sufficiente a riportare gli acquisti sui mercati. Il Dow Jones perde lo 0.26% a 10817, l’S&P500 lo 0.18% a 1240, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.32% a quota 2047.
Nel secondo trimestre, la conglomerata industriale General Motors ha riportato una crescita dei profitti del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e fornito stime per i prossimi trimestri che non hanno deluso le attese degli analisti.
Il fatto rappresenta un fattore assai positivo, soprattutto se si considerano le recenti comunicazioni e i vari profit warning giunti dal fronte societario, ma a limitare la reazione sui mercati e’ il nuovo record del petrolio, arrivato a superare i $78 nelle contrattazioni elettroniche.
La vicenda sul nucleare, con possibili sanzioni che potrebbero essere applicate all’Iran, e l’inasprimento del conflitto in Libano, stanno trascinando al rialzo le quotazioni del greggio a livelli mai visti prima. Al momento i futures con scadenza agosto segnano un progresso di 73 centesimi a $77.43 al barile.
Numerosi gli appuntamenti economici in calendario. Prima dell’apertura sono stati diffusi i dati sulle vendite al dettaglio, scese dello 0.1% a giugno, e sui prezzi alle importazioni, avanzati dello 0.1%, al di sotto delle attese. Tra alcuni minuti sara’ la volta della fiducia Michigan di luglio, seguita dalle scorte di magazzino di maggio.
Tra i singoli titoli, a finire sotto i riflettori potra’ essere Genreal Motors, il cui CEO, Rick Wagoner, sara’ impegnato nelle prime trattative ufficiali con i dirigenti di Nissan e Renault: l’accordo tra le compagnie potra’ definitivamente cambiare il panorama globale dell’industria dell’auto.
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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro cede terreno nei confronti del dollaro a quota $1.2668. L’oro guadagna $7.10 a $661.50 l’oncia. In rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 5.069%.