Società

WALL STREET ANCORA GIU’,
SI RICORRE ALLA TARP

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I principali indici azionari americani procedono in calo a meta’ giornata, con perdite di poco inferiori al 2% per Nasdaq e S&P500 (controlla la performance in tempo reale). Dopo la performance negativa della scorsa settimana gli operatori continuano a mantenere un atteggiamento pessimista, in attesa delle prime trimestrali aziendali di rilievo che possano fornire maggiori indicazioni sullo stato di salute del settore societario.

Il presidente eletto Obama ha chiesto all’amministrazione Bush di sbloccare, attraverso il consenso del Congresso, i restanti fondi previsti dal piano di salvataggio TARP ($350 miliardi), per velocizzare il processo di rilancio economico in una fase delicata che sembra aggravarsi sempre piu’, come dimostrano gli ultimi dati giunti dal fronte del lavoro.

Tra i singoli titoli, ad inficiare la performance dell’indice industriale e’ il gigante dell’alluminio Alcoa, componente del Dow Jones, che comunichera’ i risultati trimestrali subito dopo la chiusura delle borse. Deutsche Bank ha tagliato il rating sull’azienda in mattinata affermando che la significativa riduzione della produzione causera’ considerevoli perdite nel breve termine. Il titolo cede l’8% circa al giro di boa.

“Si intravede una certa delusione tra gli operatori circa le prospettive del recupero economico” afferma Ken Tower, market strategist di Quantitative Analysis Services. “Gli utili societari difficilmente rispetteranno le attese e le aziende stanno continuando a rivedere al ribasso le stime su profitti e ricavi”.

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Nel comparto finanziario, riflettori ancora puntati su Citigroup e Morgan Stanley in seguito alla notizia diffusa nella tarda serata di venerdi’ scorso relativa al possibile merger delle operazioni di brokeraggio dei due istituti. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Citi potrebbe ricevere $2.7 miliardi in cambio di una quota pari al 51% di Smith Barney.

Nel settore farmaceutico, guadagni svaniti per Pfizer, che era salita in mattinata dopo l’upgrade di Deutsche Bank. In rally invece Advanced Medical Optics (+143%), acquistata da Abbott Labs per un corrispettivo di $2.8 miliardi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, ancora in calo il petrolio per la quinta seduta consecutiva, sotto i $39 al barile. Nelle contrattazioni iniziali i futures con consegna febbraio segnano un ribasso di $2.93 a $37.90 al barile. Sul valutario, euro in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3372. Giu’ anche l’oro a $825.20 l’oncia (-$29.80). In progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.34%.