*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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La sessione di oggi si e’ aperta in lettera. Alcoa (AA) ha dato inzio alla stagione degli utili pubblicando risultati trimestrali superiori alle stime, ma nel complesso deludenti. Pepsi Bottling Group (PGB) ha riportato al di sopra delle attese ed ha alzato le proprie stime per l’intero anno. Il prezzo del greggio e’ tornato al di sopra dei $74 al barile, dopo che il presidente dell’Iran ha annunciato di essere determinato a voler completare il processo di arricchimento dell’uranio.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in lettera di 54 punti a 11048, il Nasdaq e’ in ribasso di 15 punti a 2101 e l’S&P500 sta perdendo 5 punti a 1262.
L’indice “advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -1000.
L’indice VIX e’ al livello di 14.46.
Negative le performances dei settori alluminio, servizi per l’educazione, linee aeree e prodotti agricoli; in rialzo invece tabacco, oro, raffinerie e biotecnologia.
I volumi sul NYSE sono di 614 milioni di titoli scambiati.
TRADING OPERATIVO:
Questa mattina, SSTI e’ in rialzo del 2%, mentre FILE perde oltre l’1%.
Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:
Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sulla bilancia commerciale e sulle scorte di greggio.
POSIZIONI RIALZISTE:
SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; ATTUALE $3.54; PERF. –31.40%)
FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; ATTUALE $26.13; PERF -4.46%)
BORSA: W. STREET GIU’, SCONTA TRIMESTRALI ALCOA, LUCENT/ANSA
Wall Street procede negativa, scontando l’avvio negativo della tornata di comunicazioni trimestrali da parte dei grandi gruppi industriali Usa. Sono infatti risultati inferiori alle attese degli analisti i risultati giunti ieri sera a Borse chiuse dalla big dell’alluminio Alcoa – che tradizionalmnte apre la diffusione dei bilanci da parte delle blue chip del Dow Jones – e del colosso delle componenti per la telefonia Lucent. Il profit warning lanciato da quest’ultimo sugli utili del terzo trimestre getta ulteriori ombre sul già depresso comparto hi-tech.
In particolare i titoli del comparto computer stanno segnando i maggiori ribassi da inizio anno tra i gruppi industriali presenti all’interno dello S&P 500. Lo speciale sottoindice del settore ha perso sinora il 9% contro l’incremento dell’1,5% messo a segno dall’indice generale. Sul mercato pesa inoltre negativamente il caro-petrolio: oggi il greggio è tornato a correre sui mercati internazionali, guadagnando a New York oltre l’1% (74,35 dollari) per gli ennesimi sviluppi della crisi con l’Iran sul nucleare.
Guardando all’andamento dei singoli titoli, Alcoa perde il 4,2%, a 32,01 dollari. Scivolone anche per Lucent, che perde oltre il 3%, a 2,25 dollari. Il gruppo aveva accusato perdite ancora più pesanti (fino all’8%) nell’after hours dopo la comunicazione della trimestrale, ma ha poi parzialmente recuperato terreno sull’upgrading giunto da Citigroup Investment Research sulla base di prospettive positive dalle nozze in fieri con la francese Alcatel.
Tra i tecnologici è in giornata-no anche Microsoft: il gruppo guidato da Gates cede 39 cents, a 31,86 dollari, dopo le indiscrezioni riportate dal Financial Times che la Commissione Ue intende alzare a 3 milioni di euro al giorno la potenziale multa per la violazione delle regole antitrust da parte del colosso del software.
Bene invece Pepsi Bottling: il distributore di soft drinks controllato al 43% da Pepsico sale dell’1,7%,a 32,90 dollari, avvantaggiandosi di una trimestrale superiore alle attese e dall’aver rialzato le stime relative a utili e vendite 2006. Da segnalare infine i cali di Time Warner: il colosso dei media e entertainment lascia sul terreno l’1,5%, a 16,41 dollari, dopo che il Wall Street Journal ha rivelato, citando fonti interne all’aziende, che il gruppo stima perdite di circa 1 miliardo di dollari per i prossimi tre anni negli utili operativi della sua divisione on-line Aol.
Quando sono trascorse due ore e mezza circa dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones cede lo 0,49% (11.048,64 punti), lo S&P 500 perde lo 0,43% (1.261,90) e il Nasdaq scivola dello 0,76% (2.100,78).