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WALL STREET: ANCHE IL NASDAQ PASSA IN ROSSO

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BORSA: WALL STREET, CISCO IN EVIDENZA MA LISTINI DEBOLI/ANSA

Dopo tre giorni consecutivi di sedute al rialzo, Wall Street si prende un giorno di pausa con i principali indici della borsa statunitense che fanno segnare un andamento contrastato. Sembra infatti essere già sfumata l’euforia che ha fatto seguito all’esito delle elezioni mid-term, con la vittoria dei democratici che aveva alimentato le convinzioni di chi sperava in una spinta ai corsi azionari dal clima di maggiore incertezza che caratterizzerà il mondo politico statunitense. Il Dow Jones scende dello 0,23% a quota 12.148, lo S&P 500 è sostanzialmente stabile intorno ai 1.385 punti dell’apertura, mentre il Nasdaq sale dello 0,52% a 2.397 punti, nonostante l’ottima performance di Cisco Systems.

E’ proprio il titolo del produttore di attrezzature per network quello che si è messo maggiormente in evidenza, con un rialzo del 7,3% a 26,96 dollari grazie ad una trimestrale sopra le attese ed a stime ottimistiche sulle vendite di gennaio. A pesare sui listini anche l’andamento dell’indice sulla fiducia dei consumatori che, secondo i dati prodotti dall’Università del Michigan, ha mostrato segni di rallentamento a novembre, nonostante rimanga sui massimi degli ultimi 15 mesi. I positivi dati rilasciati dal Dipartimento del Commercio, che hanno messo in mostra un deciso miglioramento del deficit commerciale a stelle e strisce, non sono invece stati sufficienti a dare un indirizzo rialzista alla seduta.

La responsabilità è da ricercare nella debole performance di alcuni titoli ‘pesanti’ nel listino newyorchese. Viacom, ad esempio, ha riportato un utile netto di terzo trimestre in calo, annunciando le dimissioni del direttore finanziario, Michael Dolan. Come risultato il titolo cede il 2,5% a 38,9 dollari. Non mancano, comunque, gli ultimi strascichi del risultato delle elezioni mid-term.

I titoli del comparto farmaceutico, infatti, stanno perdendo terreno per i timori degli analisti sulla possibilità che i democratici possano fare pressioni per maggiori concessioni nei confronti del programma sanitario nazionale Medicaid. In rosso tutti i big del settore, con Merck che cede il 2,66% a 43,16 dollari, Pfizer il 2,14 a 26,05 dollari e Johnson & Johnson il 2,34% a 66,4 dollari, con ripercussioni negative sull’indice Dow Jones.