Società

Wall Street amplia cali con banche

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Mentre i listini europei hanno chiuso in territorio positivo, Wall Street ha tentato inutilmente di risollevarsi dai minimi di seduta testandone nuovi.

I titoli americani hanno ultimamente esteso le perdite con tutti e tre gli indici che lasciano sul campo piu’ dell’1%, penalizzati dai cali del settore bancario. L’indice di riferimento del comparto perde il 3.2% dopo che gli investitori hanno iniziato a preoccuparsi per le implicazioni che una proposta di regolamentazione del sistema finanziario avra’ sul settore.

Pesa anche il settore dei semiconduttori sul listino tecnoligico mentre sull’S&P 500 si fanno sentire le vendite su finanziari (-1% a livello settoriale) e i tecnologici. Giu’ anche i retailer dove si salva solo Wal-Mart.

Quando manca un’ora alla chiusura delle contrattazioni il Dow cede l’1.07% a 10511.78 punti, il Nasdaq l’1.65% in area 2315.36, mentre l’S&P 500 l’1.48% a quota 1120.14 -16.80.

Dall’Ecofin non sembra esser uscito un messaggio chiaro mentre proprio oggi la Grecia ha ricevuto la prima tranche di aiuti alla vigilia di un’importante scadenza del debito. Fitch intanto ha confermato su Atene l’outlook negativo dicendo di aspettarsi un rapporto debito/pil arrivare fino al 150% per poi stabilizzarsi, ma non prima del 2013.

Alcuni spiegano l’inversione di rotta del dollaro sull’euro con le dichiaraziooni arrivate dal neo ministro delle finanze inglese, dubbioso sulle future mosse dei paesi membri dell’Ue per migliorare le proprie finanze. “E’ questa la spiegazione piu’ immediata per spiegare il nuovo indebiolimento dell’euro e delle azioni”, ha detto Andrew Brenner, a capo dei mercati emergenti per Guggenheim Securities. Non convince nemmeno il provvedimento riguardante gli hedge fund.

Si esaurisce cosi’, almeno a Wall Street, l’effeto positivo del dato odierno sui nuovi nuovi cantieri. Per il quarto mese consecutivo il risultato risulta in crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si tratta dei massimi dell’ottobre 2008. Frenano invece dell’11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato core e’ salito dello 0.2%.

Sui mercati aleggia anche l’incertezza circa sull’eventualita’ che oggi siano presentate le nuove regole per frenare l’attività di trading in presenza di inspiegabili crolli verticali come quelli che New York ha esperito lo scorso 6 maggio, quando in Dow era arrivato in pochi minuti a perdere quasi 1000 punti.

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Tra le storie del giorno, crolla del 25% il colosso legato ai mutui Ambac con conti deludenti. Home Depot centra le attese del mercato con la sua trimestrale e alza l’outlook. anche Wal Mart supera le stime. Ma va detto che nella grande distribuzione in generale sono le stime per il futuro a non convincere gli operatori. Fidelity National scivola dopo che Blackstone ha fatto sapere che l’acquisizione salta per un mancato accordo sul prezzo. La societa’ si trova cosi’ costretta a una ristrutturazione.

Piatte le banche con Jp Morgan e Morgan Stanley, che pero’ frenano, nel giorno dell’assemblea annuale degli azionisti. Si ricorda che in settimana il Senato dovrebbe dare l’ok alla riforma finanziaria. Il testo dovra’ poi essere armonizzato con quello gia’ approvato dalla camera.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti e regioni: Copper-JJC +2.6%, Base Metals-DBB +2.3%, Platinum-PGM +1.3%, Oil Services-OIH +1.3%, Grid Infrastructure-GRID +1.2%, Steel-SLX +1.2%; Spain-EWP +2.1%, Egypt-EGPT +1.9%, Emerging Eastern Europe-ESR +1.5%. Le peggiori: Banks-KBE -2.3%, North American Semis-IGW -1.8%, Regional Banks-KRE -1.8%, Jr Gold Miners-GDXJ -1.5%, Capital Markets-KCE -1.4%, Semis-SMH -1.3%, Broker/Sealers-IAI -1.3%; Poland-PLND -1.2%, South Korea-EWY -1.0%, EWQ -1.0%, Australia-EWA -0.8%, Taiwan-EWT -0.8%, Sweden-EWD -0.8%.

Alle 18:45 (12:45 EDT) circa il volume di scambio e’ di 525 milioni di pezzi al NYSE e 1.15 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1539 a 1437 al Nyse e 1115 a 1446 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 41 a 8 al NYSE e 49 a 22 al Nasdaq.