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WALL STREET ALLUNGA SPINTA DALL’AUSTRALIA

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Partenza positiva per l’azionario americano, che provera’ ad estendere i guadagni registrati nella seduta precedente e visti negli altri mercati mondiali. A favorire i listini sono in particolare le notizie secondo cui la Banca Centrale australiana ha deciso a sorpresa di alzare i tassi guida di 25 punti base.

Gli operatori sono convinti che una mossa di questo tipo rafforzi l’idea secondo cui il miglioramento dell’economia globale sta dando segnali di sostenibilita’. Viceversa il dollaro viene duramente colpito dalle notizie, contribuendo ai rialzi delle borse e delle commodity. Il Dollar Index, misura dell’andamento del biglietto verde contro le sei principali valute concorrenti, e’ in calo dello 0.5% mentre i contratti sull’oro raggiungono i massimi storici a quota $1038 l’oncia.

I listini sembrano dunque impostati per una seconda giornata di guadagni dopo quelli di ieri, quando il mercato e’ riuscito a chiudere sopra i livelli di parita’ per la prima volta nelle ultime quattro sedute. A guidare i rialzi e’ stata Alcoa, che riportera’ i conti fiscali domani, mercoledi’ 7 ottobre, e J.P. Morgan Chase, favorita al pari delle altre banche Usa a grande capitalizzazione dai commenti positivi di Goldman Sachs. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 79 centesimi al giorno, provalo.

Quest’oggi l’agenda macro e’ priva di appuntamenti di rilievo, fatta eccezione per la vendita di $39 miliardi di titoli a tre anni (l’esito dell’asta verra’ comunicato poco dopo le 19 italiane). Tuttavia la decisione dell’istituto centrale australiano ha colto di sorpresa gli investitori. Con un rialzo dei tassi guida di un quarto di punto al 3.25%, il Paese e’ diventato il primo membro del G-20 a prendere una decisione in questa direzione. Tuttavia William Dudley, presidente della Fed di New York, ha tenuto a precisare che gli Stati Uniti non seguiranno quei passi, e i tassi di interesse rimarranno su livelli bassi ancora per molto tempo.

A pesare sul biglietto verde e’ anche stata una notizia apparsa sull’Indipendent. Secondo quanto riportato dall’articolo del quotidiano britannico, i produttori di energia dei Paesi del Golfo inizieranno a vendere il greggio in un basket di valute diverse tra loro, invece che utilizzare il dollaro. Sebbene siano arrivate presto le smentite, tra cui quella del numero uno della banca centrale dell’Arabia Saudita, il dollaro continua a cedere terreno contro l’euro e lo yen, mentre i futures sull’oro schizzano al rialzo.

Sul fronte delle trimestrali, a mercati chiusi rendera’ noti i propri conti fiscali Yum Brands, azienda proprietaria delle catene di fast-food Kentucky Fried Chicken e Pizza Hut. General Electric e Intel sono invece tra le 45 societa’ componenti l’S&P 500 che riporteranno i risultatti nelle prossime due settimane. Gli analisti si aspettano in media che gli utili operativi siano scivolati del 23% nel periodo compreso tra luglio e settembre, che equivalerebbe al nono calo consecutivo.

Sempre in ambito societario, sotto i filettori NutriSystem, dopo che l’azienda ha annunciato che vendera’ il suo programma di 14 giorni Starter a Wal-Mart. Si tratta della prima volta assoluta in cui NTRI lancia uno dei suoi prodotti nel settore delle vendite al dettaglio.

A tal proposito, quest’oggi l’attenzione degli investitori sara’ probabilmente concentrata nel comparto retail, dopo che un sondaggio condotto dalla National Retail Federation ha mostrato che le vendite della stagione natalizia 2009 potrebbero diminuire dell’1% rispetto ad un anno fa. Se i risultati dovessero venire confermati si tratterebbe della prima volta dal 1992, ovvero quando l’associazione ha iniziato a raccogliere i dati, che gli Stati Uniti assistono a due anni consecutivi di cali.

Intanto dall’altra parte dell’oceano, la conglomerata industriale sudcoreana Samsung Electronics ha previsto di chiudere il terzo trimestre con un utile operativo di 4100 miliardi di won, pari a $3.5 miliardi, accompagnato da un fatturato di 36000 miliardi di won. Si tratta di una cifra di quasi tre volte superiore a quella realizzata nel trimestre dell’anno precedente e piu’ alta di quella stimata dagli analisti.

Sugli altri mercati, sul valutario l’euro e’ in progresso nei confronti del biglietto verde a quota $1.4704. Nel comparto energetico avanza il greggio. I futures con consegna novembre guadagnano $0.83 a quota $71.24 al barile. In forte progresso l’oro, con i futures con scadenza dicembre che dopo aver toccato i livelli piu’ alti di sempre, al momento segnano un progresso di $15.90 a quota $1033.70 l’oncia. In flessione i pezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.2300% dal 3.2240% di ieri.

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