Avvio di seduta in rosso per gli indici americani che estendono cosi’ il brusco sell-off segnanto nella giornata di ieri. Le vendite sono montate in seguito alla diffusione del dato sul mercato del lavoro che ha segnalato una crescita delle richieste di sussidio da parte dei disoccupati ai massimi livelli dal ’92.
Con il massiccio ribasso di ieri i listini sono scivolati ai minimi di 5 anni e mezzo e potrebbero continuare a cedere ancora terreno. Alcuni analisti tecnici hanno dichiarato che si potrebbe assistere ad un test dei minimi dell’ottobre 2002. La perdita settimanale registrata fino a questo momento e’ gia’ pari ad un calo dell’8%.
“Le prossime 48 ore potrebbero essere particolarmente volatili a causa dell’incertezza sul prestito ponte per i colossi automobilistici di Detroit, della debolezza del comparto finanziario e della scadenza delle opzioni nella giornata di domani”, fanno notare alcuni analisti di Wall Street.
Il settore bancario continua a soffrire, ieri il colosso Citigroup ha lasciato sul terreno quasi il 23% a causa delle rinnovate preoccupazioni su nuove svalutazioni e perdite che potrebbero mettere in serie difficolta’ lo stato patrimoniale del gruppo bancario. In mattinata aveva recuperato terreno sulle voci di un incremento della quota d’investimento da parte del principe saudita Alwaleed, per poi tornare a ritracciare
La situazione, che sembrava volgere al meglio nelle scorse settimane, e’ peggiorata in seguito all’annuncio del Dipartimento del Tesoro Usa per cui il governo non rilevera’ piu’ gli asset “tossici” delle banche, preferendo investire i fondi previsti dal piano di salvataggio in diverso modo.
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Dal fronte economico continueranno a giungere nuovi aggiornamenti sull’attivita’ manifatturiera (Philly Fed); grande interesse anche sul Superindice in seguito all’allarme lanciato dalla Fed su un proseguimento della contrazione economica almeno fino alla meta’ del 2009.
Tra le news societarie, gran parte delle trimestrali sara’ resa nota subito dopo la chiusura delle borse con Dell, Limited Brands e The Gap impegnate a diffondere i rispettivi risultati fiscali.
Nel comparto farmaceutico, Pfizer potrebbe risentire del ritiro della richiesta presentata nei giorni scorsi sulla vendita del Viagra in Europa senza alcuna prescrizione medica. PetSmart potrebbe avanzare dopo aver emesso un outlook migliore del consensus per i risultati dell’intero anno fiscale. Attenzione puntata anche su Ambac, il disastrato gruppo assicuratore di bond riuscito a liberarsi di CDO per un valore di $3.5 miliardi grazie al pagamento di $1 miliardo in cash.
Sugli altri mercati, in flessione il petrolio: i futures con consegna dicembre sono in ribasso di $2.47 a $51.15 al barile, in leggero recupero dai minimi di $49.91. Sul valutario, l’euro e’ in lieve recupero nei confronti del dollaro a quota 1.2533. In progresso l’oro a $743.00 l’oncia (+$7.00). Salgono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ piombato al 3.1710%.
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