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WALL STREET: AL GIRO DI BOA INDICI USA IN ROSSO

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A meta’ seduta gli indici americani si presentano deboli, sotto pressione a causa delle crescenti preoccupazioni su un aumento dei tassi d’interesse. Il Dow Jones perde lo 0.44% a 10469 e il Nasdaq lo 0.70% a 2051.

I dati nettamente migliori delle attese sulle vendite retail, che seguono al rapporto brillante di marzo sul mercato del lavoro, hanno alimentato le attese degli operatori per una stretta creditizia da parte della Federal Reserve.

Il rafforzamento della ripresa Usa, infatti, dovrebbe presto indurre la Banca Centrale americana ad alzare il costo del denaro, al momento all1% (minimo di 41 anni), al fine di evitare eventuali fiammate inflazionistiche.

Nel mese di marzo le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono cresciute dell’1.8%, in misura ben maggiore rispetto al +0.7% atteso dagli economisti. Procede, inoltre, bene la stagione degli utili societari.

Prima dell’apertura delle borse hanno riportato risultati migliori delle stime la banca d’affari Merrill Lynch e il colosso farmaceutico Johnson & Johnson. Ma l’attenzione del mercato resta concentrata sul settore dei semiconduttori.

Il n.1 del comparto, Intel, pubblichera’ la trimestrale questa sera, dopo la chiusura delle borse. Le previsioni ottimistiche sulle vendite di chip espresse da Philips, prima societa’ europea dell’elettronica, e le buone cifre di bilancio di Novellus, riportate lunedi’ sera, lasciano ben sperare.

Sugli altri mercati, sono in netto ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.32% contro il 4.23% della chiusura di lunedi’. Anche sul reddito fisso pesano le attese di un aumento dei tassi. In netto progresso, invece, la quotazione del dollaro. Il cambio con l’euro a meta’ giornata sulla piazza di New York e’ a 1.1932.