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Wall Street aggiorna i massimi di due anni e mezzo

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A meta’ seduta i listini azionari americani cercano di guadagnare terreno, in una giornata segnata da una serie di trimestrali non troppo convincenti e dalle novita’ provenienti dall’Asia. La notizia di giornata riguarda la nuova stretta monetaria in Cina, che non ha pero’ lasciato particolarmente sorpreso il mercato azionario americano, che si porta lievemenre sopra i livelli piu’ alti degli ultimi due anni e mezzo raggiunti ieri.

Il Dow guadagna quasi 30 punti dopo un avvio stentato, mentre il Nasdaq e’ poco variato e l’S&P di lieve rialzo. Ieri il paniere allargato e’ riuscito a superare un’importante resistenza tecnica oltrepassata ieri. Sul paniere delle blue chip si mettono in luce McDonald’s e General Electric, mentre Intel e Caterpillar segnano il passo. L’indice di volatilita’ del Vix, considerata misura attendibile della paura che aleggia sui mercati, e’ salito sopra quota 16. Tra i settori chiave, particolarmente richiesti beni al consumo discrezionale e finanziari, mentre energetici e utility ritracciano.

Anche se l’annuncio della banca popolare cinese di aumentare di 25 punti base il costo del denaro, la terza volta nel giro di 5 mesi, non e’ una sorpresa, ha per un breve momento spinto qualche trader a vendere. La Cina e’ il vero motore della ripresa mondiale e si teme che la nuova misura finira’ per strozzare la crescita economica. Le autorita’ cinesi stanno cercando in tutti i modi di impedire un rincaro dei prezzi al consumo.

Contestualmente, la banca centrale cinese ha alzato di 25 punti base sia il tasso dei depositi a un anno sia il tasso sui presisti a un anno. L’ultima stretta di questo tipo era stata annunciata sotto Natale.

Ma una misura di questo tipo non ha colto i mercati troppo impreparati, in quanto i timori sul fronte dell’inflazione sono noti da tempo e molti si aspettavano una misura di questo tipo gia’ sotto le feste del capodanno cinese. La borsa di Pechino e’ ancora chiusa, ma potra’ reagire alla decisione quando riaprira’ i battenti domani dopo una pausa di cinque giorni.

Tutto cio’ all’indomani di una seduta in cui gli indici Usa si sono arrampicati al top di meta’ 2008.

Appena sono iniziate a circolare indiscrezioni secondo cui la banca centrale di Pechino avrebbe alzato i tassi di interesse di altri 25 punti base, i listini hanno accusato il colpo, per poi riprendersi. La terza stretta monetaria da ottobre giunge in concomitanza con le prospettive per una crescita dell’inflazione al tasso piu’ elevato degli ultimi 30 mesi.

Difficile che l’ottimismo prevalga quest’oggi, anche in considerazione di una serie di report fiscali societari poco entusiasmanti. Il calendario macroeconomico americano e’ relativamente scarno. In gennaio l’indice NFIB sull’ottimismo dell’attivita’ delle PMI ha registrato una crescita dell’1,5% a 94,1 punti, ai massimi di tre anni.

In ambito aziendale, Toyota ha chiuso l’ultimo trimestre con un calo del 47,6% degli utili, penalizzata dal rafforzamento dello yen e dall’andamento debole del business in Giappone. Nel frattempo ArcelorMittal, nonostante abbia annunciato una perdita trimestrale, ha detto che il 2011 sara’ un anno migliore del precedente.

Beazer Homes scivola di oltre il 4% dopo che il gruppo costruttore di case ha registrato un rosso piu’ amplio del previsto, citando bassi livelli di acquisti di nuove case. Da parte sua Sara Lee ha riportato un utile trimestrale inferiore alle attese di un centesimo, con l’euro debole che ha compromesso in parte il fatturato.

Sul fronte delle notizie positive, la catena di fast food McDonald’s ha annunciato un aumento del 5,3% delle vendite nel mese di gennaio nei ristoranti aperti da almeno 13 mesi: si tratta di un risultato superiore alle previsioni. Coventry Health Care ha archiviato il trimestre con un utile in rialzo del 38% a quota $150,3 milioni, ovvero $1,01 per azione.

Passando all’Europa, le piazze finanziarie europee hanno vissuto giornate alterne, l’idice Stoxx Europe 600 ha perso lo 0,06% a quota 288,56, interrompendo cosi’ la serie di cinque sedute positive consecutive. Lunedi’ ha guadagnato l’1% ai massimi da settembre 2008.