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WALL STREET AFFONDA SOTTO IL PESO DEI BILANCI

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Chiusura in forte calo per gli indici di Wall Street, affossati da una scoraggiante serie di utili societari. Indici al minimo delle ultime 14 settimane. Torna la sfiducia tra gli investitori.

Nell’ultima ora di contrattazioni, che ha visto il Dow Jones perdere fino a 200 punti per poi recuperare, e’ scattato il blocco automatico degli ordini di vendita al NYSE (New York Stock Exchange), per limitare gli eccessi di ribasso.

Il Nasdaq si e’ lasciato trascinare dalle pesanti flessioni di Amazon (AMZN – Nasdaq).

Il Nasdaq ha chiuso a 1.959,24 (-1,47%), il Dow Jones a 10.241,12 (-1,76%), l’ S&P 500 a 1.171,65 (-1,63%) e il Russell 2000 a 474,26 (-1,75%).

Il mercato ha scontato la nuova serie di notizie relative ai risultati trimestrali pubblicati da Lucent Technologies (LU – Nyse) e Exxon Mobil (XOM – Nyse), mentre i buoni guadagni di McDonald’s (MCD – Nyse) e di Honeywell (HON – Nyse) (quest’ultima pero’ ha chiuso piatta) non sono stati in grado di sostenere il listino.

“La maggior parte degli investitori credeva che l’economia si sarebbe ripresa nella seconda meta’ dell’anno – ha dichiarato Francis Gannon di SunAmerica Asset Management Corp, aggiungendo che – il secondo semestre e’ gia’ iniziato, ma non vi sono segni di ripresa”.

“Non dobbiamo aspettarci alcun recupero negli utili come invece anelavano gli investitori”, ha dichiarato Eric Thorne di Bryn Mawr Trust Co.

“Il mercato guarda ogni singolo bilancio, cercando, spesso invano, di trovare qualcosa di positivo”, ha concluso Thorne.

Al coro di commenti sconfortanti, si aggiunge Bryan Piskorowski di Prudential Securities secondo il quale “continuiamo ad essere ostacolati dalle notizie circa gli utili societari”.

E gli investitori speravano di ricavare informazioni aggiuntive e incoraggianti sulla politica monetaria USA e sul futuro dell’economia dall’intervento di Alan Greespan al Congresso USA, tenutosi questa mattina.

Nella la seconda parte della relazione semestrale sullo stato dell’economia americana il presidente della Fed ha sostanzialmente confermato la situazione disegnata la settimana scorsa.

“Il periodo di crescita inferiore alla media non e’ ancora finito – aveva detto mercoledi’ 18 luglio – e i rischi che l’indebolimento economico possa essere superiore alle attese non sono ancora del tutto spariti, lasciando le porte aperte a un’ulteriore risposta di politica monetaria”.
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Sui listini in generale, hanno mostrato una tendenza al rialzo i settori bancario, ristorazione.

In ribasso i settori high tech, brokeraggio, farmaceutico, biotech, edilizio.

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