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WALL STREET AFFONDA IN CHIUSURA

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Chiusura in profondo rosso per tutti i listini USA in un clima di altissma volatilita’ causata dalla scadenza contemporanea di futures e opzioni. Dow e S&P 500 scontano gli ultimi dati sull’inflazione. Il Nasdaq soffre di ‘profit warning’.

Il Nasdaq ha chiuso a 2.425,38 (-5%), il Dow Jones ha chiuso a 10.799,82 (-0,84%), l’ S&P 500 a 1.301,53 (-25,08%) e il Russell 2000 a 499,28 (-1,81%).

La flessione odierna ha colpito soprattutto il Nasdaq che, dopo i rialzi di mercoledi’ e giovedi’, oggi lascia sul terreno il 5%.

A pesare sul tabellone elettronico i ‘profit warning’ lanciati da Nortel Networks e Corning, due ‘big’ delle infrastrutture per le telecomunicazioni.

Nonostante una flessione piu’ contenuta, e’ andato male anche l’indice Dow Jones, che ha chiuso di poco sotto la soglia psicologica dei 10.800 punti.

La notizia, arrivata a poco piu’ di un’ora dalla chiusura, dell’attacco delle forze aeree USA e britanniche sulla capitale irachena Bagdad, ha contribuito ad aumentare la volatilita’sui listini, ma non ha modificato la tendenza della giornata.

Sul fronte macroeconomico l’indice dei prezzi alla produzione negli USA, comunicato stamane, e’ aumentato dell’1,1% nel mese di gennaio, contro una previsione del mercato pari allo 0,3%.

Un segnale preoccupante, se si considera che era dal settembre del 1990 che l’indice dei prezzi alla produzione non cresceva cosi’ tanto.

Secondo David Rolfe, money manager di Wedgewood Partners, una crescita anche momentanea dei prezzi potrebbe spingere la Federal Reserve a rivedere in senso restrittivo la propria politica in materia di tassi di interesse.

Diverso invece il parere di Ian Sheperdson, capo economista di High Frequency Economics. Secondo Sheperdson “la politica monetaria della Fed non e’ guidata dall’indice dei prezzi alla produzione”.

Il mercato, scioccato dal dato sull’inflazione, ha snobbato quindi gli altri dati macreconomici, entrambi positivi, sulla produzione industriale USA e sulla costruzione di nuovi cantieri edili in gennaio.

La produzione industriale degli Stati Uniti si e’ attestata in gennaio a -0,3%, in miglioramento rispetto alle stime degli analisti di Wall Street, che si attendevano un dato invariato rispetto al mese precedente (-0,5%).

Il dato, comunicato questa mattina dalla Federal Reserve, segue il calo dello 0,5% di dicembre e segna cosi’ il quarto mese in negativo: non accadeva dal 1991, anno dell’ultima recessione negli Stati Uniti.

La costruzione di nuovi cantieri edili negli USA in gennaio e’ cresciuta invece ad un tasso sorprendentemente alto considerato il maltempo e la pessima congiuntura economica. In gennaio sono infatti stati avviati 1,651 milioni di nuovi cantieri, contro il dato rivisto di dicembre a 1,568 milioni – un aumento pari al 5,3%.

Altre preoccupazioni per il mercato sono arrivate pero’ dall’Universita’ del Michigan. L’indice preliminare sulla fiducia dei consumatori della regione, il cosiddetto “Sentiment Index”, segna a meta’ febbraio una contrazione a 77,7; il dato consuntivo di gennaio si trovava a 94,7.

Nel settore tecnologico, il comparto piu’ premiato dai rialzi di mercoledi’ e giovedi’, si e’ scatenata una corsa alle vendite, dopo i ‘profit warning’ lanciati da Nortel Networks e Corning.

Nella tarda serata di giovedi’, Nortel ha reso noto che non riuscira’ a rispettare le previsioni su fatturato e utili per il 2001, e ha comunicato un piano che prevede il licenziamento di circa 10.000 dipendenti.

La societa’ canadese ha inoltre dimezzato la previsione di crescita per il fatturato dell’intero 2001, portandola dal 30% al 15%.

Sulla scia di Nortel, Corning, uno dei suoi principali fornitori, ha invece annunciato questa mattina di aver abbassato gli obiettivi di crescita del fatturato, e di considerare ulteriori tagli del personale nel tentativo di ridurre i costi.

A farne le spese oltre ai titoli del comparto delle infrastrutture per le tlc, anche il settore dei personal computer, dove si sono messi in evidenza in negativo i titoli Dell e Hewlett-Packard.

Dell, dopo aver rivisto le stime di crescita per il trimestre febbraio-aprile 2001, e’ stata punita dagli investitori e ha lasciato sul campo il 6%.

La cattiva performance di HP, che ha chiuso in ribasso si oltre il 9%, ha inciso anche sull’indice Dow Jones, a cui non sono bastate per chiudere sopra i 10.800 punti le buone prestazioni di JP Morgan Chase, Wal Mart e Philip Morris.

Sui listini in generale hanno mostrato una tendenza al rialzo il settore oro, petrolifero, tabacco, cosmetici, utility, prodotti per la casa e editoriale.

In calo invece il settore infrastrutture per le telecomunicazioni, sistemi informatici, semiconduttori, Internet, brokeraggio, chimico e alluminio

Tra i principali titoli in movimento in giornata a Wall Street:

Nel settore informatico:

Dell Computer (DELL – Nasdaq) ha chiuso il trimestre terminato il 31 gennaio con un utile per azione di 18 centesimi, un centesimo sotto le aspettative degli analisti di Wall Street. Nello stesso periodo del 1999 l’utile per azione era stato invece di 16 centesimi. Il titolo ha perso il 5,75%
(Vedi Utili: Dell trimestre sotto le aspettative)

Hewlett-Packard (HWP – Nyse), uno dei leader nella produzione di computer, ha annunciato utili per il quarto trimestre pari a 37 centesimi per azione (esclusi gli oneri straordinari), in linea con le aspettative degli analisti. Il titolo ha perso quasi il 9,75%
. (Vedi Utili: Hewlett-Packard in linea con le stime)

Nel settore delle infrastrutture per telecomunicazioni:

Lucent Technologies (LU – Nyse) sembra avere difficolta’ a raccogliere $6,5 miliardi necessari per l’annunciata ristrutturazione e sta pensando di mettere in vendita la divisione fibre ottiche, il cui fatturato annuo e’ di $2 miliardi. Il titolo ha perso quasi il 7,5%.
(Vedi Lucent considera vendita divisione fibre ottiche)

Nortel Networks (NT – Nyse) ha annunciato nella tarda giornata di giovedi’ che non riuscira’ a rispettare le previsioni su fatturato e utili per il 2001, e ha comunicato un piano che prevede il licenziamento di 10.000 dipendenti. Il titolo ha perso quasi il 33%.
(Vedi Nortel: annuncia ‘profit warning’)

Corning (GLW – Nyse), gigante delle fibre ottiche, ha perso circa il 10%, dopo aver annunciato questa mattina di aver abbassato gli obiettivi di crescita del fatturato, e di considerare ulteriori tagli del personale nel tentativo di ridurre i costi. Il titolo ha perso oltre il 20,5%.

Nel settore farmaceutico:

Il titolo Schering-Plough (SGP – Nyse) ha perso quasi il 15%. La Food & Drug Administration (l’autorita’ USA che controlla la distribuzione dei farmaci) non ha concesso all’ azienda la licenza per vendere il farmaco anti-staminico Clarinex.
(Vedi Borsa: Schering-Plough a -20%, vendite al floor)

Nel settore telefonia mobile:

Nextel Communications (NXTL – Nasdaq) ha annunciato questa mattina perdite per il quarto trimestre inferiori di 2 centesimi alle previsioni degli analisti. Il titolo ha perso oltre il 13%.
(Vedi Utili: Nextel batte aspettative 4° trim. 2000)

Nel settore e-commerce:

Priceline.com (PCLN – Nasdaq), uno dei piu’ grossi siti di e-commerce degli Stati Uniti per il pubblico, ha reso note perdite nel quarto trimestre superiori alle previsioni, preannunciando risultati deludenti anche nel primo trimestre 2001. L’annuncio acquista particolare importanza di fronte ai dati resi noti dal Dipartimento del Commercio, che ha rilevato in gennaio un aumento delle vendite al dettaglio via Internet del 35,9%. Il titolo ha perso il 12,5%.
(Vedi Utili: Priceline.com sotto le attese 4° trim. 2000)