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WALL STREET ACCENTUA LA FLESSIONE, NASDAQ – 3,5%

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Quando manca un’ora alla campanella di chiusura a Wall Street, gli indici, dopo aver tentato un timido accenno di ripresa, ripiegano nuovamente verso il basso. Ad accentuare la discesa e’ in particolare il Nasdaq, che adesso perde oltre il 3,5%.

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Perde posizioni anche l’indice Dow Jones, che torna vicino a quota 9.700 punti, dopo essere stato ampiamente sopra la soglia dei 9.800 punti. Delle trenta blue chip che compongono il Dow, solo cinque si presentano adesso in territorio positivo.

Alla base della flessione odierna ci sono le notizie poco confortanti arrivate questa mattina dal fronte macroeconomico ed in particolare dal mercato del lavoro.

Nonostante il tasso di disoccupazione sia risultato in linea con le attese di mercato (4,3%), gli operatori sono rimasti delusi dai dati sulle paghe medie orarie, cresciute in marzo a $14,17, e sul numero di posti di lavoro persi.

Mentre gli economisti si aspettavano una crescita del numero dei lavoratori di 60.000 unita’, il dato ha registrato un calo di ben 86.000, la flessione piu’ consistente dal 1991.

“L’economia rimane debole e si sta indebolendo sempre piu'”, osserva Michael Holland, presidente di Holland & Co., che ritiene necessario un intervento di emergenza della Federal Reserve sui tassi di interesse.

Piu’ ottimista Bruce Steinberg, capo economista di Merrill Lynch, secondo cui il rapporto del dipartimento del Lavoro “non significa necessariamente che l’economia americana sia in recessione”.

Secondo la casa di brokeraggio, i dati sull’occupazione aumentano infatti le probabilita’ di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e che tale intervento, stimato in mezzo punto percentuale, possa giungere gia’ la prossima settimana.