Chiusura di giornata positiva per Wall Street che allunga la striscia di rialzi a tre sedute. A risvegliare l’appetito per gli asset piu’ rischiosi sono state le notizie giunte in ambito societario, a cui si sono unite quelle provenienti dal Giappone.
Il Dow ha guadagnato l’1,48% superando quota 12.000 punti per la prima volta in una settimana (12.033,99), il Nasdaq e’ avanzato dell’1,8% a 2.691,25 punti mentre l’S&P 500 dell’1,48% a 1.298,15 punti. L’indice allargato ha anche brevemente oltrepassato i 1.300 punti, ma poi non e’ riuscito a confermarsi oltre tale soglia.
Tra i principali componenti del Dow, i piu’ richiesti sono stati Boeing, 3M e General Electric, mentre Pfizer si e’ mossa in controtendenza. L’indice di volatilita’ Vix, considerata la misura piu’ attendibile per misura il livello di paura che aleggia sui mercati, e’ scivolato di oltre il 14% sotto quota 21. A livello settoriale bene energetici, industriali e tecnologici.
Il morale si e’ risollevato dopo una settimana decisamente difficile grazie alle notizie incoraggianti provenienti dal Giappone, dove l’energia e’ tornata in tre reattori della centrale nucleare Fukushima. Questo malgrado l’intensificarsi delle operazioni militari in Libia e le parole allarmanti pronunciate dal colonnelo Gheddafi. Gli attacchi aerei di Stati Uniti, Regno Unito e Francia nel paese nordafricano, tra i principali produttori di petrolio al mondo, hanno spinto i prezzi della materia prima in rialzo in area $103 al barile. Intanto lo Yemen e’ vicino al colpo di stato.
Il Giappone, nel frattempo, ha riscontrato qualche progresso nelle sue operazioni volte a riottenere il controllo della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, la cui fuoriuscita di radiazioni aveva messo in allarme il paese e non solo, aprendo una crisi nucleare. Sembra che i tecnici siano riusciti a riattivare gli impianti energetici in tre reattori della centrale, anche se i sistemi di raffreddamento non sono ancora operativi.
All’interno della sfera aziendale, AT&T si prepara a rilevare T-Mobile Usa da Deutsche Telekom in una transazione da $39 miliardi. Si tratta della maggiore operazione su scala mondiale in quasi un anno. I titoli di Sprint Nextel, anche lei in trattative per l’acquisto della divisione, cedono quota dopo che la societa’ ha espresso preoccupazioni per l’accordo stretto da AT&T con l’operatore tlc tedesco, sottolineando che potrebbe compromettere seriamente la capacita’ dell’operatore numero 3 in America di contrastare un duopolio di mercato in Usa.
“Operazioni aziendali di questa natura e di queste dimensioni possono sicuramente alimentare l’appetito per gli asset piu’ rischiosi sul breve termine e offrono un sollievo dopo tutte le notizie negative degli ultimi tempi”, ha commentato a Marketwatch Gary Jenkins, head of fixed-income research di Evolution Securities.
Sul fronte delle trimestrali, Tiffany ha archiviato l’ultimo trimestre con un utile superiore alle attese, anche se l’outlook e’ stato rivisto in ribasso. In calendario macro le vendite di case esistenti hanno deluso le aspettative, ma i dati sono stati snobbati dagli operatori di borsa.
Sugli altri mercati, i prezzi del petrolio tornano a correre sulla paura di una carenza delle scorte per effetto del conflitto in Libia. I futures con scadenza aprile del greggio scambiano in progresso di $1,26 a $102,33 il barile. I contratti con scadenza aprile dell’oro avanzano dello 0,97% (+$10) a $1.426,4 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede terreno sul dollaro, in area $1,4178 (+0,21%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,323%, in rialzo di 4,6 punti base.