A circa un’ora e mezza dalla chiusura i listini azionari americani trattano ai peggiori livelli giornalieri (controlla la performance in tempo reale). Soffre particolarmente il Nasdaq, in rialzo di oltre +3.5% in mattinata, ed al momento in ribasso -3.40%, appesantito dal calo del colosso Internet Google. Giu’ anche Apple, dopo aver svelato la nuova linea di computer portatili MacBook. Dopo la chiusura delle borsa, occhi puntati sul colosso dei chip Intel che diffondera’ la trimestrale.
Le ultime mosse dei governi mondiali a sostegno del settore finanziario e l’investimento del governo americano nelle banche statunitensi sembrano aver riportato solo temporaneamente la fiducia nella comunita’ finanziaria. Gli analisti avvertono che per gli investitori si apre un dilemma a questo punto: continuare a comprare nel rally oppure uscire dall’azionario, intascando i profitti delle ultime ore.
Il Segretario al Tesoro Paulson, con il presidente della Fed Ben Bernanke, e la presidente della Fdic, hanno spiegato al ministero del Tesoro Usa alcuni dei dettagli del piano di salvataggio da $700 miliardi varato nelle scorse settimane. Un punto del piano prevede l’investimento diretto del governo americano per un valore complessivo di $250 miliardi in 9 dei maggiori gruppi bancari statunitensi (Goldman Sachs, Citigroup, JP Morgan Chase, Morgan Stanley, Wells Fargo, Bank of America, Bank of New York Mellon e State Street Corp.).
In mattinata e’ intervenuto in diretta televisiva anche il presidente George W. Bush (e’ la dodicesima volta in 2 settimane) per rassicurare gli americani sulle condizioni del sistema finanziario a stelle e strisce, dicendosi fiducioso sulla possibilita’ di “riportare l’economia sulla strada della prosperita’”.
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Notizie poco incoraggianti sono giunte pero’ dal comparto societario. Il gigante delle bibite PepsiCo ha riportato un calo dei profitti nell’ultimo trimestre ed annunciato un taglio di 3300 posti di lavoro. Nel settore dell’auto, Daimler ha anticipato una riduzione della forza lavoro nella divisione autocarri (circa 3500 posti), mentre Johnson Controls (ricambi) ha lanciato un profit warning per il prossimo anno fiscale.
In giornata non sono attesi aggiornamenti macroeconomici di rilievo. Dopo la chiusura gli occhi saranno puntati sul colosso dei semiconduttori Intel, impegnato nella pubblicazione dei numeri trimestrali. Intel, considerato un po’ la cartina di tornasole dell’intero comparto tecnologico, dovrebbe riportare un EPS di 34 centesimi, in rialzo rispetto allo scorso anno ($0.31).
Sugli altri mercati, torna a trattare in rosso il petrolio: i futures con consegna novembre sono in calo di $0.67 a $80.52 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in rialzo nei confronti del dollaro a quota 1.3665. In flessione l’oro a $840.90 l’oncia (-$1.60). Arretrano infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.01%.
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