A meta’ seduta gli indici azionari americani sono in territorio positivo, spinti dalle buone notizie su utili societari e dal ribasso del prezzo del petrolio. Il Dow Jones guadagna lo 0.44% a 10161 e l’S&P 500 lo 0.73% a 1103. Molto positivo il Nasdaq, che sale dell’1.41% a 1884.
A condizionare positivamente l’umore degli operatori sono state le buone notizie sugli utili societari. Tra le societa’ che hanno riportato oggi risultati superiori alle attese spiccano Exxon Mobil, Aetna, Alcatel, Bristol-Myers, DaimlerChrysler e Dow Chemical.
Sui mercati prevale un atteggiamento di cautela e di attesa per i prossimi sviluppi. Larry Wachtel, analista di Wachovia Securities dichiara “I mercati sono oggi al banco di prova. L’inversione di marcia di ieri e’ stata incoraggiante […]. Molti titoli sono sottovalutati ed e’ prevedibile che prima o poi ci sara’ un rimbalzo.”
Una ventata di ottimismo e’ arrivata anche dalle quotazioni del petrolio, in ribasso dopo aver sfondato la soglia dei $43 al barile nel corso degli scambi di mercoledi’. Il ministro della giustizia russo ha smentito la notizia di un’interruzione delle vendite del maggior esportatore di petrolio russo, OAO Yukos. La compagnia continuera’ la propria attivita’ per pagare i debitori, sventando il rischio di un calo dei flussi di offerta. Il future con consegna settembre cede $0.45 a $42.45.
Gli operatori guardano con particolare apprensione all’andamento del prezzo del greggio per il timore che ulteriori rialzi (c’e’ chi prevede un aumento a $45 entro breve) possano compromettere la crescita dei profitti. Un simile scenario avrebbe effetti deprimenti sull’economia e sui mercati azionari globali.
Il mercato ha accolto inoltre con sollievo gli ultimi dati dal fronte economico. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono salite di 4000 unita’ a quota 345 mila. Le stime degli analisti erano per un calore di 340 mila.
L’andamento ancora non brillante del mercato del lavoro attenua le preoccupazioni di fiammate inflazionistiche e di conseguenti interventi aggressivi della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Molto importante, a questo riguardo, sara’ il dato preliminare di venerdi’ sul Pil del secondo trimestre.
Si e’ rivelato in linea con le previsioni l’employment cost index, che nel secondo trimestre e’ salito dello 0.9%.
Tra le blue chip del Dow Jones i migliori guadagni li realizzano Intel, Hewlett-Packard, Citigroup, DuPont, Home Depot e IBM. Sotto pressione, invece, General Motors, penalizzata dai downgrade di Goldman Sachs e di Lehman Brothers, Procter & Gamble, AIG e Coca Cola. Vedi decine di azioni segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro perde il terreno guadagnato in mattinata contro l’euro ed e’ sostanzialmente invariato. Il cambio tra le due valute e’ di $1.2064. In flessione di $1.00 l’oro, che si porta a $387.50 all’oncia.
Stabili i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.59%, lo stesso livello della chiusura di mercoledi’.