
I listini americani hanno archiviato la seduta in territorio negativo, comunque lontani dai peggiori livelli giornalieri segnati subito dopo l’avvio. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.18% a 10831, l’S&P500 lo 0.45% a 1161, il Nasdaq e’ arretrato dell’1.07% a 2069. A permettere agli indici di recuperare terreno dai minimi e’ stata la notizia, a mercati aperti, di un nuovo investimento del miliardario Warren Buffett in General Electric. C’e’ grande attesa inoltre per il voto al Senato sul piano di salvataggio da $700 miliardi preparato dall’amministrazione Bush.
Il titolo della conglomerata industriale GE era arrivato a segnare una perdita intraday superiore al 9%, principalmente a causa dell’aumento dei costi per la protezione del debito e per le potenziali perdite del braccio finanziario (GE Capital) legate alla crisi del credito. Il management del gruppo ha cercato di rassicurare gli investitori sulla sua solvibilita’, con un comunicato, ma la svolta e’ avvenuta a meta’ giornata con l’annuncio di un’offerta di nuove azioni per un valore complessivo di $12 miliardi e soprattutto con l’investimento di $3 miliardi da parte di Buffett che solo pochi giorni fa aveva effettuato una simile operazione su Goldman Sachs.
Dopo essersi risollevata fino a sfiorare la linea di parita’, l’azione GE ha ritracciato chiudendo la sessione in calo del 3.92%. Ad inficiare la performance e’ stato anche un deludente dato giunto dal settore manifatturiero, che ha registrato una contrazione di gran lunga superiore alle attese, ad un tasso che non si vedeva dal lontano 1984. Il fatto ha originato una serie di vendite sui grossi gruppi industriali: oltre a General Electric a chiudere in rosso sono stati anche il colosso dei macchinari per le costruzioni Caterpillar (in ribasso -4.5%), il gigante dell’alluminio Alcoa e quello informatico IBM (con la peggiore performance intraday degli ultimi 3 anni).
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Tra gli altri dati in calendario, non ha subito alcuna variazione la spesa per le costruzioni di agosto, mentre e’ risultato in calo l’ADP Employment Report, segnalando la perdita di 9 mila posti di lavoro nel settore privato a settembre. Il mercato del lavoro continuera’ ad occupare la scena a fine settimana, in occasione del rilascio dell’importante rapporto occupazionale per cui e’ stato stimato un calo di posti per oltre 100 mila unita’.
Commenti negativi sono stati espressi in mattinata sull’intero settore automobilistico, per cui si prevedono tempi bui
ed un deterioramento delle vendite. Il titolo Daimler ha ceduto quasi il 9% sulle voci di un possibile profit warning; Ford e’ arretrato del 13% a causa di un maxi-pagamento e dei deludenti (-34%) numeri sulle vendite mensili. Tra le societa’ dell’S&P500 a riportare la trimestrale sara’ Micro Technology: le attese sono per una perdita di 23 centesimi per azione, peggio di quanto fatto lo scorso anno (-$0.15).
In serata (19:30 ora di New York) e’ previsto il voto del Senato per cui si stima un parere favorevole dopo le ultime modifiche al programma da $700 miliardi che includono la garanzia da parte della FDIC sui depositi fino ad un valore di $250.000. Data le attuali condizioni economiche, il mercato del credito paralizzato e il difficile momento delle banche, gli analisti di Goldman Sachs ritengono che nei prossimi mesi si assistera’ ad un taglio dei tassi d’interesse sia negli Stati Uniti che in Europa. Intanto si e’ rafforzata tra gli operatori l’opinione secondo cui nonostante l’eventuale ‘ok’ al piano di salvataggio, l’economia a stelle e strisce resti posizionata per entrare in una fase di recessione.
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio: i futures con consegna novembre hanno ceduto $2.11 a $98.53 al barile. Sul valutario, ancora in calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4012. In recupero l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno guadagnato $6.50 a $887.30 l’oncia. Positivi infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.7680% dal 3.8270% di martedi’.
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