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WALL ST: VOLATILITA’ ALLE STELLE, OPERATORI INCERTI

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I principali indici azionari tornano ad affacciarsi in territorio positivo, ma senza troppa convinzione, dopo che i dettagli sul piano mutui che l’amministrazione Obama sta mettendo a punto per salvare 5 milioni di famiglie in difficolta’ sono stati accolti con un certo scetticismo dagli investitori.

Secondo i dettagli preliminari a disposizione, il Tesoro condividera’ i costi principali dei prestiti immobiliari, per permettere ai contraenti dei mutui di ricevere un incentivo per rispettare le scadenze dei pagamenti. Si parla di un investimento che potrebbe arrivare fino a $275 miliardi.

L’annuncio ufficiale delle nuove misure e’ atteso alle 18:15 italiane e segue la trasformazione in legge di un piano da $787 miliardi che Washington spera possa rilanciare la maggiore economia mondiale. Il presidente Obama dovrebbe “offrire piu’ dettagli per evitare il tracollo dopo il piano non-piano del Segretario del Tesoro Tim Geithner”, sostiene Dan Greenhaus, analista del gruppo equity strategy di Miller Tabak & Co. “E’ importante annunciare una data e un ammontare di denaro preciso, in modo da dare al mercato un’immagine chiara di quello che il governo intende fare e fara’”, ha precisato l’analista.

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Appare evidente l’urgenza di un piano di rilancio del settore di queste dimensioni, dopo le nuove notizie deprimenti giunte dai nuovi cantieri edili, che in gennaio hanno subito una contrazione superiore delle attese, aggiornando i minimi storici. Sempre sul fronte macro, sono risultati in ribasso, in misura leggermente inferiore alle attese, i prezzi alle importazioni di gennaio, mentre la produzione industriale e’ risultata inferiore alle stime.

Intanto preoccupa lo stato di salute dell’industria dell’automobile, con GM e Chrylser che hanno chiesto al governo un ulteriore sforzo economico, sino a $39 miliardi. GM ha segnalato che per soppravvivere avra’ bisogno di diminuire il debito di due terzi. La casa di Detroit ha inoltre annunciato riduzioni alla forza lavoro pari a circa 47 mila unita’ in tutto il mondo.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in leggero calo il petrolio. I futures con consegna marzo segnano un ribasso di $0.12 a $34.81 al barile. Sul valutario, l’euro scende nei confronti del dollaro a quota 1.2552. Ancora in progresso l’oro a $971.00 l’oncia (+$3.50). In ribasso i Titoli di Stato Usa, schiacciati dai dettagli preliminari sul piano mutui: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.740%.