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WALL ST. VIRA IN POSITIVO INCORAGGIATA DAI CONSUMI

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La borsa di New York reagisce dopo un avvio sottotono e si porta sopra i livelli di parita’, estendendo cosi’ i rialzi visti ieri. Ad innescare una corsa agli acquisti sono state le notizie del terzo incremeneto consecutivo mensile della fiducia dei consumatori.

L’inizio di seduta era stato caratterizzato da una certa debolezza, dovuta in gran parte alle notizie di una stretta sui requisiti per le attivita’ di prestito bancarie imposta in Cina, che ha pesato inevitabilmente sui listini. A meta’ seduta gli indici principali viaggiano pero’ intorno al +0.5%.

La fiducia dei consumatori ha raggiunto i livelli piu’ alti da settembre 2008, superando anche le attese degli analisti. Se a queste cifre si uniscono quelle confortanti pubblicate ieri secondo cui il peggio per il settore delle vendite al dettaglio e’ ormai alle spalle, ecco che si capisce perche’ i mercati hanno trovato la forza per invertire rotta. Secondo gli ultimi dati a disposizione, le vendite retail dovrebbero crescere del 2.5% quest’anno dopo la contrazione del 2.5% subita nel 2009.

La maggior parte delle trimestrali intanto e’ risultata migliore del previsto, ma questo non e’ bastato a sostenere il mercato e mettere in secondo piano le preoccupazioni riguardanti l’economia, alimentate dalle notizie provenienti dalla Cina, ma anche dal Giappone, il cui rating sul debito sovrano e’ stato tagliato a negativo da stabile.

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Le componenti del Dow Travelers, Verizon e Johnson & Johnson hanno tutte riportato utili solidi, dopo che ieri a mercati chiusi la produttrice di chip Texas Instruments e il gigante informatico Apple hanno presentato cifre piu’ alte delle attese, rivedendo inoltre al rialzo le linee guida. Tuttavia e’ ormai opinione diffusa tra gli investitori che numeri di questo tipo siano gia’ scontati nel valore dei titoli in Borsa.

A placare, anche se solo in parte, l’entusiasmo sulle cifre di Apple ha poi influito un cambiamento nel modo di calcolare i numeri fiscali. I risultati sono pero’ stati sufficienti a far si’ che Citigroup alzasse il prezzo obiettivo dell’azienda californiana, i cui titoli sono in progresso di circa l’3.5%.

Intanto il mercato aspetta con ansia di conoscere la decisione della Fed sui tassi di interesse e su eventuali exit srategy, la riconferma o meno del numero uno della Banca Centrale Ben Bernanke, l’intervento del presidente Barack Obama alla State of the Union e gli ulteriori sviluppi in materia di sistema di controllo del settore finanziario.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Insurance-KIE +2.0% (TRV earnings), Oil Services-OIH +2.0% (BHI earnings), Regional Banks-KRE +1.8%(Oppenheimer upgrades/ZION earnings), Solar Energy-TAN +1.7%, Mexico-EWW +1.3%, Retailers-RTH +1.1%, NDAQ 100-QQQQ +1.1% e Metals and Mining-XME +1.0%. Le peggiori: Silver-SLV -1.7%, Telecom-IYZ -1.6%, Livestock-COW -1.5%, Natural Gas-UNG -3.4%, Spain-EWS -2.0%, Taiwan-EWT -2.0%, Emerging Markets-EWX -1.9%, South Korea-EWY -1.8%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e’ di 455 milioni di pezzi al NYSE e 1.08 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1508 a 1429 al Nyse e 1195 a 1351 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 57 a 6 al NYSE e 34 a 14 al Nasdaq.