Avvio di seduta in rialzo per gli indici americani. A fare da volano agli acquisti in avvio sono le rassicurazioni offerte dalla Fed nella giornata di ieri sulle prospettive economiche. Contrastate le ultime trimestrali societarie. Avanzano euro e greggio, giu’ l’oro.
Gli operatori continuano a puntare sull’azionario dopo le rassicurazioni offerte nella giornata di ieri dalla Fed che, oltre a lasciare invariati i tassi d’interesse ai minimi storici, ha dichiarato che la recessione sta rallentando, migliorando le speranze di ripresa economica per i prossimi mesi. Kully Samra di Charles Schwab afferma che “le politiche della Fed appaiono molto costruttive e gli investitori dovrebbero tornare a costruire un portafoglio maggiormente diversisifcato sull’equity”. Per gli analisti di INO.com, il prossimo target per l’indice S&P500 e’ rappresentato dalla barriera dei 937 punti.
Contenuto l’impatto dei dati macro diffusi negli ultimi minuti. Alcuni segnali incoraggianti sono emersi dal comparto del lavoro, con le richieste di sussidio in calo rispetto alla settimana precedente. Leggermente inferiori alle attese anche le spese al consumo e il reddito personale di marzo. Piu’ tardi saranno rilasciati i dati sull’attivita’ manifatturiera.
Sul fronte societario, occhi puntati sul comparto dell’auto: per Chrysler potrebbe essere dichiarato in giornata l’ingresso nella fase di amministrazione controllata, che potrebbe condurre poi all’accordo con Fiat.
In ambito di utili societari, bene il colosso chimico Dow Chemical, con profitti record nel primo trimestre. Procter & Gamble, gigante dei prodotti di largo consumo, ha riportato un incremento pari al 4% degli utili. Male invece l’azienda hi-tech Ericsson, con un calo del 35% dei profitti. Profitti in calo (-58%) anche oer il colosso petrolifero Exxon Mobil.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo il greggio. I futures con consegna giugno guadagnano $0.83 a $51.80 al barile. Sul valutario, sale l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3285. In ribasso l’oro (-$16.10) a $884.40 l’oncia. Giu’ i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.13%.