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WALL ST. TIRA IL FRENO, DELUSIONE DA IMMOBILIARE

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Gli indici azionari americani hanno terminato la seduta di borsa in rosso, appesantiti dal debole dato sul comparto immobiliare che ha risvegliato alcuni timori sullo stato di salute dell’economia. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.50% a 10041, l’S&P500 lo 0.62% a 1091, il Nasdaq lo 0.59% a 2163. Le numerose trimestrali societarie migliori delle attese non sono cosi’ state sufficienti a permettere ai listini di estendere il rally.

Le vendite sul comparto azionario sono scattate dopo che il Dipartimento del Commercio ha annunciato che i nuovi cantieri edili sono cresciuti in misura inferiore alle attese nel mese di settembre, in parallelo ad una flessione inaspettata delle licenze di costruzione, un segnale scoraggiante per il futuro dell’attivita’. Gli operatori avranno comunque modo di valutare meglio il trend settoriale con i dati relativi alle vendite di case esistenti che saranno pubblicati il prossimo venerdi’. Contenuto invece l’impatto dei numeri sui prezzi alla produzione inferiori al consensus.

Il rimbalzo del dollaro dai minimi di 14 mesi contro le principali valute internazionali ha avuto l’effetto di “danneggiare” il comparto azionario spingendo al ribasso i prezzi delle commodities e, di conseguenza, i titoli delle societa’ energetiche e dei materiali. I dati giunti dal comparto immobiliare e la “forza” del dollaro hanno oscurato una serie di trimestrali societarie positive che nel preborsa avevano lasciato pensare ad una continuazione degli acquisti da parte degli investitori.

L’abilita’ del mercato nell’evitare un pesante sell-off dopo le recenti corse e’ da considerarsi comunque “incoraggiante” secondo Todd Salomone, analista di Schaeffer Investment Research. “Abbiamo avuto un rapporto deludente e gli orsi non sembrano essere stati in grado di prendere controllo. E’ semplicemente una scusa per tirare un po’ il fiato”. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!

All’interno del Dow Jones, i maggiori rialzi sono stati registrati dal gigante dei macchinari Caterpillar, che ha superato nettamente le stime, alzando al contempo l’outlook sull’intero esercizio. In risalto i tecnologici, favoriti dai conti decisamente convincenti di Apple. La societa’ informatica ha chiuso con un rialzo di quasi il 5% dopo aver superato nettamente le stime sugli utili (+43%) e aver annunciato di aver venduto nel quarto trimestre fiscale 7.4 milioni di iPhone e oltre 3 milioni di computer Mac.

Restando all’interno del settore hi-tech, anche Texas Instruments non e’ stata da meno, offrendo profitti e una guidance sugli utili piu’ alti del previsto. I titoli della produttrice di semiconduttori per telefonini e altri dispositivi hanno chiuso pero’ sono con un modesto rialzo dopo aver ceduto vistosamente terreno nell’arco della seduta. Subito dopo il suono della campanella sara’ invece il turno di Yahoo!. Tra la sfilza di blue chip che ha annunciato risultati fiscali superiori alle attese, figurano anche DuPont e United Technologies, mentre Pfizer ha rivisto al rialzo le stime sugli utili, che tengono conto dell’acquisto di Wyeth.

Tra le altre societa’, Bank of New York Mellon ha accusato un rosso pari a $2.5 miliardi, ma se si escludono le perdite subite dal portafoglio di investimenti, i profitti hanno battuto le previsioni. Cio’ ha permesso alle azioni di guadagnare piu’ del 6%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il petrolio. I futures con consegna novembre hanno ceduto $0.52 a quota $79.09 al barile. Sul valutario, in flessione l’euro nei confronti del dollaro. Nella tarda serata di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4921. In lieve rialzo l’oro: i futures con scadenza dicembre hanno guadagnato $0.50 a quota $1058.60 l’oncia. In progresso infine anche i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.3770% dal 3.3950% di lunedi’.

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