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WALL ST: TEXAS GUIDA IL RIALZO DEI SEMICONDUTTORI

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A meta’ seduta gli indici azionari americani annullano buona parte dei guadagni registrati nei primi scambi. L’entusiasmo per il calo delle richieste di sussidi di disoccupazione e per la ripresa di Nokia non e’ bastato a risollevare i listini. Il Dow Jones perde lo 0.27% a 10285 e l’S&P 500 lo 0.08% a 1115. Positivo il Nasdaq che guadagna lo 0.21% a 1854.

Una nota positiva e’ arrivata, prima dell’apertura delle borse, da Nokia. Il colosso finlandese dei telefoni cellulari ha alzato al di sopra delle attese le stime sul numero di cellulari che prevede di vendere nel terzo trimestre.

Notizie contrastate dal fronte macroeconomico. Nella settimana terminata il 4 settembre il numero dei sussidi di disoccupazione ha registrato un forte calo, il maggiore dalla fine del 2001. In netto aumento, pero’, i prezzi all’importazione, che ad agosto sono balzati dell’1.7% contro il +0.6% atteso.

In crescita anche le scorte all’ingrosso . Nel mese di luglio l’indicatore e’ aumentato dell’1.3% contro le attese di un incremento dello 0.6%. Secondo gli addetti ai lavori, il rialzo sarebbe dovuto all’andamento debole della spesa dei consumatori a giugno.

A livello societario, da segnalare il buon rialzo di Texas Instruments, che guadagna oltre il 6% e trascina con se’ il comparto dei semiconduttori. Mercoledi’ dopo la chiusura dei mercati, il colosso dei chip ha confermato le previsioni sull’EPS del terzo trimestre, ma ha tagliato le stime sul fatturato. Sotto pressione, invece, Apple, Coca Cola e General Motors sulla scia di commenti poco positivi da parte di alcune banche.

Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li registrano McDonald’s, Intel e Exxon Mobil. Sono in rosso Procter & Gamble, Home Depot, Boeing e General Motors. Vedi decine di azioni segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ poco variato nei confronti dell’euro. Il cambio tra le due valute e’ a $1.2190. In ribasso l’oro, tornato sotto la soglia dei $400 all’oncia. Il metallo prezioso cede $1.10 a $397.80 all’oncia.

In rialzo il petrolio, che si spinge ai massimi della sessione. Alle 16.30 ora italiana il Dipartimento dell’Energia americano ha reso noti i dati sulle scorte di petrolio relativi alla scorsa settimana. Le scorte di greggio sono calate di 1.4 milioni di barili, contro le attese di una flessione di 1 milione di unita’. Immediata la reazione delle quotazioni del greggio che hanno inziato a salire. Al momento, il future con scadenza ottobre guadagna $0.83 a $43.60 al barile.

In progresso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.14% contro il 4.16% della chiusura di mercoledi’.