WALL ST: TERZA SESSIONE CONSECUTIVA IN FORTE CALO

di Redazione Wall Street Italia
14 Luglio 2006 18:15

*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta invariata. Il dato macro sulle vendite al dettaglio per il mese di giugno e’ sceso dell’1%. Il prezzo del greggio e’ in leggero rialzo a $77.10 al barile. General Elctric (GE) ha pubblicato risultati in linea con le stime.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in lettera di 121 punti a 10724, il Nasdaq e’ in ribasso di 21 punti a 2032 e l’S&P500 sta perdendo 11 punti a 1230.
L’indice VIX e’ al livello di 18.58.
Lindice “advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -1800.
Negative le performances dei settori risorse umane, oro, prodotti forestali e linee aeree.
I volumi sul NYSE sono di 762 milioni di titoli scambiati.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, SSTI e’ in ribasso dell’1%, mentre FILE perde lo 0.5%.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Lunedi’ mattina, saranno pubblicati i dati macro sull’indice dello Stato di New York e sulla produzione industriale.

POSIZIONI RIALZISTE:

SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; ATTUALE $3.54; PERF. –31.40%)

FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; ATTUALE $26.13; PERF -4.46%)

BORSA: WALL STREET GIU’ CON PETROLIO RECORD, MALE GE/ANSA

Wall Street procede negativa per la terza seduta consecutiva in scia all’acuirsi della tensione tra Israele e Libano che ha infiammato il prezzo del greggio spingendolo nell’ after-hours al nuovo record di 78,40 dollari barile. Ma sulla piazza Usa pesa anche la trimestrale opaca di General Electric, e gli odierni dati congiunturali che hanno evidenziato un’inaspettata contrazione delle vendite al dettaglio a giugno (-0,1%) e un altrettanto non previsto calo della fiducia dei consumatori secondo la stima preliminare di luglio diffusa dall’Università del Michigan.

La crisi tra Israele e Libano ha portato lo S&P 500 a perdere negli ultimi tre giorni l’1,9%, mentre il Dow Jones ha lasciato sul terreno il 2,5% e il Nasdaq è scivolato del 3,7%.

Guardando all’andamento dei singoli titoli, si segnala il calo di General Electric che, pur riportando un balzo degli utili dell’11%, a 4,85 miliardi di dollari, ha sostanzialmente incontrato le attese degli analisti e non ha inoltre rialzato le stime relative al terzo trimestre. La conglomerata è invece solita ‘stupire’ gli esperti, andando con i suoi risultati largamente sopra le stime medie. Di conseguenza il titolo scende ai minimi da due anni e mezzo circa cedendo 42 cents, a 32,25 dollari.

E’ tonfo per la big delle costruzioni D.R. Horton che lascia sul terreno 2,08 dollari, a 20,78 dollari, dopo aver tagliato drasticamente le stime relative agli utili dell’anno fiscale in scia al deterioramento dello scenario immobiliare. Male anche General Motors che cede 56 cents, a 27,76 dollari, dopo aver comunicato una flessione dell’8,3% nelle vendite di giugno in Europa. Si tratta del secondo calo mensile nell’anno.

Sorride invece il comparto energetico al traino dei prezzi ‘monstre’ raggiunti dal petrolio che oggi si è portato addirittura in vista degli 80 dollari barile negli scambi dei futures per consegna a settembre: Exxon Mobil è la star di giornata salendo 50 cents, a 64,57 dollari.

Quando sono trascorse due ore e mezza circa dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones cede l’1,09% (10.728,39 punti), lo S&P 500 perde lo 0,91% (1.230,98) e il Nasdaq scivola dell’1,07% (2.032,03).