Wall Street procede in cauto rialzo al giro di boa, dopo aver viaggiato poco al di sotto della parita’ per buona parte della mattinata. In miglioramento rispetto a ieri i volumi di scambio.
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Fin dalle prime battute i listini americani si sono trovati tra due fuochi.
Da una parte, sono stati incoraggiati agli acquisti dal raggiungimento per gli indici dei minimi di cinque mesi nella seduta di ieri — Dow Jones e Nasdaq hanno tentato il rimbalzo un’ora dopo l’avvio arrivando a raggiungere massimi intraday rispettivamente di 7.642,41 e 1.288,99. Dall’altra pero’, a smorzare la voglia di rialzo, sono stati diversi spunti societari negativi come il ‘profit warning’ sul 1º trimestre lanciato dal colosso dei cellulari Nokia (NOK – Nyse) e la prospettiva di una debole spesa per l’information technology in Europa fino agli inizi del 2004 paventata dalla societa di ricerca Gartner Europe. Molti esperti hanno dichiarato inoltre che i mercati non hanno ancora raggiunto livelli sufficienti di ‘oversold’ (ipervenduto) da poter attrarre gli investori.
In primo piano, poi, rimangono sempre le preoccupazioni sul fronte internazionale, smorzate solo in minima parte dal tentativo di Washington e Londra di trovare un compromesso con l’Europa e l’Asia per strappare il si’ alla nuova risoluzione sull’Iraq. Dopo la minaccia di veto arrivata ieri da Francia e Russia, il premier britannico Tony Blair si e’ infatti detto disposto a modificare la risoluzione e rinviare l’ultimatum del 17 marzo. E’ cosi’ slittata a giovedi’ la votazione sulla risoluzione. Il cauto entusiasmo per l’apertura di Washington, si e’ a poco a poco dissolto nella mattinata anche dopo la l’arrivo di una serie di notizie, come la sospensione del sorvolo sull’Iraq degli aeri spia americani U-2.
Sul fronte macroeconomico, e’ stato comunicato il dato sulle scorte di magazzino all’ingrosso. L’indicatore ha registrato una flessione dello 0,2% a quota $286,50 miliardi, rivelandosi inferiore alle aspettative (+0,1%).
Intanto sul fronte petrolio . L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) nella riunione che si e’ oggi tenuta a Vienna ha deciso di mantenere le attuali quote di produzione di greggio. L’organizzazione, quindi, aspettera’ l’inizio di un’eventuale guerra contro l’Iraq per incrementare di nuovo la produzione. Quest’anno l’Opec ha gia’ aumentato l’output in due circostanze, portandolo a 24,5 milioni di barili.
Continua intanto a indebolirsi il dollaro
contro l’euro. La moneta europea è salita a nuovi massimi da quattro anni sul biglietto verde, a 1,1081. Il precedente massimo era a 1,1066.
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