Gli indici azionari americani hanno chiuso la seduta col segno negativo. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.49% a 10751, l’S&P500 lo 0.67% a 1198, il Nasdaq lo 0.76% a 2035.
Nonostante l’avvio incoraggiante, i listini Usa sono stati incapaci di estendere il tentativo di rally partito nel pomeriggio di lunedi’. Hanno influenzato la direzione degli indici la notizia relativa al rinvenimento di tracce di antrace nell’edificio postale del Pentagono e l’aumento del petrolio.
Al momento non c’e’ ancora certezza assoluta sul fatto che la sostanza fosse attiva, cioe’ in grado di trasmettere l’infezione. Ma i primi test sembrano confermare tale ipotesi. La reazione negativa dei mercati dimostra come questi siano ancora vulnerabili alle preoccupazioni sul terrorismo.
Anche oggi il petrolio ha chiuso la sessione in rialzo. Nonostante le aperture giunte dall’Arabia Saudita e dal Kuwait per un aumento della produzione, il future con scadenza aprile e’ avanzato di 10 centesimi chiudendo a quota $55.05 al barile. Ricordiamo che mercoledi’ si svolgera’ in Iran il meeting dell’OPEC. Secondo gli operatori il cartello petrolifero’ decidera’ di lasciare invariata l’attuale produzione di greggio.
Le paure inflazionistiche, il caro petrolio, il pericolo di un aumento dei tassi, la minaccia del terrorismo e l’assenza di catalizzatiori significativi sono i principali elementti che tengono inchiodati gli indici in trading range, impedendo ai mercati di prendere una direzione precisa.
I dati economici diffusi in mattinanta non hanno riservato alcune sorprese, rispettando le stime degli analisti. In particolare, le vendite al dettaglio nel mese di febbraio hanno registrato un incremento dello 0.5% (consensus 0.6%), e le scorte di magazzino di gennaio sono cresciute dello 0.9% (consensus 0.9%).
Passando alla cronaca scocietaria, sotto pressione il settore dei semiconduttori. Secondo Merril Lynch l’indice del comparto SOX continuera’ a trattare nel range 380-450 per tutto il resto del 2005. Pesante il bilancio dell’indice, arretrato di oltre il 2%.
Tra le singole aziende, ha chiuso in rosso American International Group. Sul colosso assicurativo continuano a pesare le preoccupazioni degli operatori dopo che Maurice Greenberg si e’ dimesso dalla carica di CEO, pressato dalle inchieste giudiziarie sulle pratiche del gruppo. Nella mattinata, il downgrade sul debito ad opera dell’agenzia Fitch ha peggiorato ulteriormente il sentiment del mercato: il titolo e’ arretrato di quasi il 3%.
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Tra gli altri titoli del Dow Jones si e’ distinta in positivo Walt Disney, che continua a beneficiare della notizia del cambio ai vertici del gruppo. La nomina di Robert Iger come nuovo CEO della societa’ ha suscitato l’interesse degli investitori: il titolo oggi ha guadagnato oltre il 2%. Tra le altre blue chip, bene anche Alcoa e Boeing.
Nel settore bancario molto positiva la performance di Lehman Brothers, che ha comunicato risultati per il primo trimestre nettamente superiori alle attese. Il titolo e’ avanzato del 2.7%.
Vera e propria ondata di acquisti per il gruppo media TiVo, in progresso di oltre il 50%. Un articolo apparso sul Wall Street Journal riferisce che la societa’ specializzata in videoregistrazione digitale e’ in trattative con il colosso media Comcast per formare una partnership.
Sugli altri mercati, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.3313. Il future con scadenza aprile sull’oro ha ceduto 60 centesimi a $441 all’oncia. In calo, infine, i titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.54% dal 4.51% di lunedi’.