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WALL ST: SUI LISTINI AMERICANI PREVALE LA CAUTELA

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A meta’ seduta gli indici azionari americani sono in modesto progresso. Il Dow Jones guadagna lo 0.10% a 10178, l’S&P500 lo 0.17% 1107 e il Nasdaq lo 0.25% 1855.

Sui mercati borsistici americani prevale un clima di attesa. Quest’oggi dopo la chiusura delle borse avra’ luogo la conferenza di meta’ trimestre di Intel. La comunita’ degli analisti si aspetta una revisione al ribasso delle stime di utili e fatturato, a causa della debolezza delle domanda di PC per questo terzo trimestre. Sin dall’inizio della settimana numerose banche d’affari hanno espresso preoccupazioni sulle prospettive del colosso dei semconduttori, mettendone sotto pressione il titolo.

Occhi puntati anche su un altro appuntamento. Venerdi’ alle 14:30 ora italiana verranno pubblicate le cifre sull’andamento dell’occupazione americana. In generale, gli economisti si aspettano una flessione. Il dato viene seguito da vicino dal mercato, che si aspetta indicazioni piu’ precise sullo stato di salute della ripresa economica americana.

Un primo segnale sull’occupazione americana e’ arrivato oggi, prima dell’apertura delle borse. Nella settimana conclusasi il 28 agosto, le nuove richieste per i sussidi di disoccupazione
negli Stati Uniti sono salite di 19.000 unita’ assestandosi a quota 362.000, ai massimi degli ultimi 5 mesi. Il mercato ha accolto con delusione il dato: le attese erano per una flessione di 3.000 unita’.

Non ha contribuito al clima della giornata il dato definitivo sulla produttivita’ americana
nel secondo trimestre 2004. L’indicatore ha registrato una crescita del 2.5%, in ribasso rispetto al 2.9% della versione preliminare e il +2.7% pronosticato dal mercato.

Si sono rivelati migliori delle attese, invece, gli ordini alle fabbriche. Nel mese di luglio l’indicatore ha registrato un incremento dell’1.3%, contro le attese di un +1.1% .

Continua nel frattempo l’ascesa del petrolio, tornato sopra la soglia dei $45 al barile. Nel corso degli scambi il future con scadenza ottobre si e’ spinto a $45.10 per poi ripiegare di misura a $45. Svariati i fattori che alimantano il nuovo rally del petrolio. Tra questi, l’inaspettata flessione del livello delle scorte scesi ai minimi dal mese di marzo, le preoccupazioni sulla stabilita’ dell’offerta mondiale, le notizie dalla Russia sul futuro incerto di Yukos e sull’attacco dei terroristi a una scuola nel sud del paese.

A livello societario, grande risalto lo hanno avuto i titoli del settore del retail. Come ogni primo giovedi’ del mese, sono stati pubblicati i dati sulle vendite comparate del comparto. Hanno riportato risultati incoraggianti Wal-Mart, Walgreen, BJ’s, J.C. Penney, Best Buy , Nordstrom, Children’s Place, Costco e Target. Meno positivi invece Dillard’s, Ann Taylor, Abercrombie & Fitch, Talbots e Sears.

Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li mettono a segno United Tech, Verizon e General Motors. Sotto pressione Walt Disney, Wal Mart e McDonald’s. Vedi decine di azioni segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in rialzo sull’euro, spinto dall’incremento nel dato sugli ordini alle fabbriche. Il cambio tra le due valute e’ a $1.2160. In ribasso l’oro, che cede $3.50 a $406.00 all’oncia.

Sotto pressione i titoli di Stato. Il rendimento del Treasury a 10 anni e’ al 4.16%.